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Innovazione, ricette molteplici ma esiti simili

Nel corso di una tavola rotonda organizzata da Innext, partner di Google Italia, si sono confrontati gli amministratori delegati di numerose società italiane, tra cui Beppe Marotta, numero uno della Juventus

Pubblicato il 26 Nov 2015

Gianluigi Torchiani

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Sede di Google Italia, Milano, 13 Novembre 2015. La gente cammina frenetica per le strade raggiungendo il proprio posto di lavoro. Qualcuno, invece, decide di trascorrere questo venerdì in un modo completamente differente e contro-corrente: fermarsi, analizzare, pensare al futuro, discutere: torna, con il suo secondo appuntamento, ”Innexting the*Change”.

Organizzato da Innext, società di consulenza Premier Partner di Google specializzata in progetti di Change Management, l’evento ha visto protagonista un gruppo ristretto di amministratori delegati e imprenditori di medie e grandi aziende italiane: Beppe Marotta, AD della Juventus, Francesco Barbon, socio fondatore di Eurospin Italia, Mattia Noberasco, managing director di Noberasco, Massimo Temporelli di The FabLab e Adrio Maria de Carolis di SWG per citarne alcuni.

Fabio Fregi, Country Manager di Google for Work per l’Italia, ha dato il benvenuto ai partecipanti, illustrando come gli strumenti enterprise di Google stiano facilitando il cambiamento nel modus operandi di molte aziende provenienti da vari settori di mercato. Ha preso poi parola Matteo Fenaroli, Partner Innext moderatore della prima sessione, che introduce il focus principale della mattinata lasciando rispondere i partecipanti: “Come la vostra azienda sta innovando oggi?”.

Tavole realizzate da Neva Chieregato, Tanti gli spunti emersi durante la tavola rotonda, che fanno riflettere e animano il confronto sull’innovazione d’impresa in diversi settori di business. Una cosa è certa: “l’innovazione spinge le aziende a migliorarsi al fine di esser sempre più efficienti in un mercato schizofrenico in continuo cambiamento. Innovare è ASCOLTARE: il consumatore, gli stakeholder ma, prima di tutti e di tutto, ascoltare i collaboratori; ascoltare con la formazione costante”. Le testimonianze dimostrano le molteplici sfaccettature dell’innovazione: nel calcio, ad esempio, la trasformazione è uno degli elementi più importanti, visto che “un semplice gioco diventa una trasformazione innovativa. Basta pensare a come i giocatori, oggi, vengano continuamente e costantemente monitorati con sistemi tecnologici…”. “Innovare è senz’altro “qualcosa che fa paura, che fa incorrere in errori”. La solitudine è la caratteristica degli imprenditori che operano nel cambiamento, che superano gli ostacoli con interculturalità, tenacia e onestà. Se l’innovazione a volte fa paura, possiamo fare un salto indietro: tornare ‘piccoli’ per un attimo e “salire sulle spalle dei giganti per vedere quello che hanno fatto prima di noi”.

Ci troviamo in un mondo che corre alla velocità della luce e a volte sentiamo il bisogno di fermarci per capire cosa sta accadendo, in modo da prendere decisioni con responsabilità e consapevolezza. Il “rischio” è un altro elemento che caratterizza il confronto tra gli AD partecipanti che, nella loro esperienza professionale, hanno affrontato rischi e sfide con positività. “L’innovazione senza rischio di fallimento non può essere tale. il segreto sta nel gestire il fallimento e trasformarlo in soluzione. Bisogna attuare una sorta di “bilanciamento”, un’apertura alla contaminazione. “Se ti lasci contaminare da chi innova al tuo fianco e lasci che gli altri passino a te il loro entusiasmo, allora passi alla fase di bilanciamento, di ascolto, che ti consentono di innovare la tua azienda. Innovare significa metterci mani e faccia, significa crederci fino in fondo tutti i giorni. E, soprattutto, innovazione è collaborazione, condivisione, comunicazione.

Un’altra voce significativa è quella di Matteo Ceccarini, Group Processes & Organization Manager di Fontana Gruppo, che ha raccontato l’esperienza intrapresa del Gruppo con l’aiuto di Innext: un percorso di innovazione inteso come cambiamento culturale, organizzativo e di processi. L’adozione di Google for Work, una suite di strumenti di messaggistica e collaborazione pensati per aumentare la produttività aziendale, è uno dei passaggi chiave di un unico progetto globale in atto, che vede protagonisti i c.a. 4.000 dipendenti del Gruppo tra Italia, Stati Uniti e Brasile. Un esempio, quello di Fontana Gruppo, di come la tecnologia abiliti e faciliti il cambiamento culturale, ovunque nel mondo.

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