L’Internet of Things è entrato a far parte del nostro mondo. Oggi, le cose fisiche possono comunicare in un modo che non avremmo potuto nemmeno immaginare anche solo poco tempo fa. Automobili che si guidano da sole e case parlanti sono tra le ultime novità di questo fenomeno. L’intelligenza artificiale è destinata ad avere un ruolo non indifferente nella gestione e nell’amministrazione aziendale. Tutte attività che producono e trasmettono un’enorme quantità di dati. Ma una grande abbondanza di dati provenienti da un numero elevato di oggetti connessi, di per sé, non rappresenta un valore per il business e le strategie delle aziende. Ciò che conta, infatti, è quali sono questi dati e come vengono gestiti. In altre parole, una strategia di Internet of Things non garantisce automaticamente informazioni preziose per il business se non è gestita nella maniera ottimale: per raggiungere gli obiettivi che ci si è prefissati occorre determinare con precisione quali dispositivi – tra i milioni fra cui è possibile scegliere – siano in grado di offrire le informazioni necessarie agli intenti specifici. In quest’ottica è dunque fondamentale scegliere un’architettura progettata per aiutare le aziende a ottenere il massimo da parte della IoT.
Di tutto questo si parla in un apposito white paper, che una guida pratica sulle strategie in ambito Internet of Things. Leggendolo, è possibile scoprire che modo l’Internet of Things può portare vantaggi a più ambiti aziendali ma anche:
come si fa a scegliere e connettere gli oggetti giusti per avere a disposizione dati preziosi
quali criteri permettono di ottenere le informazioni giuste, al momento giusto
cosa bisogna fare per implementare l’architettura adeguata alla propria organizzazione
quali dati vanno gestiti e quali no