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La sicurezza, la velocità e la sfida dei dati sensibili. Il caso Ferrari – Video

Da alcuni anni già sponsor della scuderia Ferrari, ora Kaspersky Lab si occuperà anche di proteggere i dati dell’intero apparato IT, dopo aver dimostrato in pista di ottenere prestazioni migliori dei prodotti già installati. Ecco come in un video reportage

Pubblicato il 25 Lug 2014

Redazione TechCompany360

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Al crescere delle quantità di dati da gestire, aumentano inevitabilmente anche gli aspetti legati alla sicurezza, sia intesa come disponibilità delle informazioni sia per quanto riguarda la loro difesa. Pochi altri settori rispondono alla lettera a tali requisiti come gestire una scuderia di Formula 1, non a caso presa spesso ad esempio per illustrare il significato e le problematiche, anche in termini di velocità di elaborazione, da affrontare quando si parla di big data. Poter vantare un nome di tale livello tra i propri clienti rappresenta un obiettivo importante e non a caso Kaspersky Lab presenta ormai da qualche anno quella con la storica Scuderia Ferrari come caso di maggiore successo, passando ora a un livello superiore rispetto alla semplice sponsorizzazione. La casa modenese infatti, ha scelto le soluzioni della software house russa per proteggere la sicurezza IT, dal complesso industriale di Maranello fino all’attrezzatura tecnica utilizzata in pista.

Con l’aumento incessante nei volumi globali di malware e degli attacchi mirati, Ferrari cercava un partner di sicurezza IT che non fosse solo in grado di mantenere il passo con le nuove minacce, ma che avesse abbastanza esperienza da poterle anticipare. Anche le prestazioni costituivano un fattore chiave, come facile intuire quando ci si trova a dover gestire anche una gran mole di innovazione. Le linee di produzione Ferrari si vantano di rientrare tra le più sofisticate al mondo, in cui alti livelli di automazione si combinano con tecniche di precisione, dati di test e più di 2.000 dipendenti, per formare una complessa infrastruttura con esigenze di sicurezza uniche. La ricerca di un partner richiedeva prima di tutto la capacità di integrarsi con questo ecosistema, per garantire una protezione all’avanguardia senza influire sulle prestazioni.

A far propendere i responsabili IT verso Karspersky Lab, prima di tutto il tasso di rilevamento del malware. Il software è stato messo alla prova su alcuni sistemi della casa automobilistica, dimostrando come fosse in grado di intercettare un elevato numero di minacce non identificate dal precedente prodotto installato. Messi subito all’opera, gli esperti di sicurezza hanno passato oltre sei mesi a effettuare test e benchmark rigorosi. Il team di base di sviluppatori e tecnici ha lavorato per risolvere le problematiche di prestazioni e latenza, arrivando a produrre una soluzione capace di integrarsi perfettamente nell’infrastruttura altamente complessa di Ferrari.

Un obiettivo raggiunto anche grazie alla non scontata capacità di lavorare per un certo tempo a stretto contatto con il cliente. La strategia adottata ha previsto la costruzione di relazioni con tutti i vari settori dell’azienda, dai team di supporto agli sviluppatori. Grazie a questo, è stato possibile personalizzare e sviluppare alcune funzionalità esclusive in modo da adattarle alle esigenze di Ferrari.

La collaborazione tra le due aziende risale al 2010 quando Kaspersky Lab ha iniziato a sponsorizzare la Scuderia Ferrari. In seguito, nel 2013, sono state installate le soluzioni software in oltre 2.500 endpoint in tutta l’azienda mentre entro la fine di quest’anno Ferrari progetta di coprire i dispositivi mobile e i server di infrastruttura.

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