Quando si parla di smartphone, Microsoft non può davvero competere con Apple e Android ma nel mondo computing è tutta un’altra storia. Non si tratta di scegliere tra macOS o Windows 10, ma di capire quello che la multinazionale di Redmond sta facendo sul serio, a livello globale, per creare una piattaforma che sia interoperabile, aperta (ma non troppo) e utile un po’ a tutti. Il dato che meglio spiega ciò che oggi è Microsoft lo annuncia Terry Myerson, Executive Vice President della compagnia: “Oggi più di 400 milioni di persone usano Windows 10”. Punto. Che poi le stesse abbiano un iPhone, un Galaxy o un Lumia (difficile) poco importa.
Il software
Il percorso evolutivo di Microsoft passa per i dispositivi hardware, che vedremo poi, ma soprattutto dal software. Ricordate quel programmino integrato su Windows con cui tagliare velocemente le immagini, applicare effetti basiliari e testo? Beh, nel 2016 Paint diventa (in realtà lo era già grazie al più recente sistema operativo) una suite di tutto rispetto, non a livello delle piattaforme più avanzate, ma in grado persino di lavorare con oggetti 3D. Assieme a software di scansione tridimensionale (sul palco è stato usato un HP Elite X3) si può trasformare tutto ciò che ci circonda in formato digitale, da manipolare poi con il computer. Paint 3D farà parte del pacchetto di aggiornamento chiamato “Windows 10 Creators Update” che abilita anche la condivisione dei propri lavori con la community di Remix3D.com, dove saranno presenti anche contenuti per il mondo virtuale degli HoloLens e di occhialini di terze parti, che potranno beneficiare dei progetti pubblicati online. A proposito, gli HoloLens consumer sono già in produzione e li vedremo presto a partire da 299 dollari.
L’hardware
Interessati aggiornamenti per tutta la famiglia Surface. Si parte con l’ibrido di nuova generazione, che ora si dota di un processore Intel i7, grafica il doppio superiore al modello precedente e il triplo di un MacBook Pro 13. Grazie a un migliore sistema a raffreddamento, la batteria ha una durata massima di 16 ore e, si spera, maggior vita. Il Surface Book i7 è in pre-ordine da ieri e verrà consegnato da novembre a fronte di una spesa base di 2.399 dollari. L’Italia non è nella prima fascia di disponibilità.
Ma non è tutto: come ampiamente previsto, Microsoft si lancia in prima persona nel mondo degli All-in-one, con Surface Studio. Si tratta di una workstation con display touchscreen da 28 pollici, spessore ridotto da soli 12,5 millimetri, processore Intel Core i7, 32 GB di RAM, 2 TB di memoria interna e scheda grafica GeForce 980M. La curiosità è Surface Dial, un accessorio particolare che consente di interagire facilmente con quelle applicazioni destinate ai designer o professionisti che necessitano di una periferica più sensibile di mouse e tastiera per i loro lavori. Lo stesso gadget si potrà usare con Surface Pro 3, Surface Pro 4 e Surface Book. Surface Studio si potrà acquistare a partire da 2.999 dollari con una disponibilità prevista per i primi mesi del 2017.