Partite e orientate a tante destinazioni per bacino di utenza e ambito di applicazione, da un paio di decenni a questa parte le evoluzioni del mondo IT presentano un comune denominatore. Il networking, nel senso più esteso del termine, si è ormai consolidato infatti quale spina dorsale delle attività hardware, software e servizi. Confrontarsi in questo settore significa quindi cogliere grandi opportunità, ma anche incontrare grande concorrenza. A complicare il quadro, il progressivo avvicinamento degli ambienti business con il mondo consumer.
«Noi partiamo dal principio secondo cui innovazione non significa stravolgere, ma trovare il modo di migliorare il quotidiano – afferma Michele Puzzolante, country manager di Netgear –. Se una decina di anni la nostra era un’azienda con più ingegneri che commerciali, oggi il mercato ci ha indotto a invertire la situazione. Aumentando il numero di prodotti, deve crescere la forza propulsiva».
Dove in passato il cambiamento era guidato prevalentemente dal mondo delle aziende medio-grandi per essere poi esteso alle fasce basse del mercato, oggi non è raro si verifichi il contrario. «Il mercato ci ha indicato di orientare maggiormente la ricerca e sviluppo verso il mondo consumer – spiega Puzzolante -. Per noi significa esplorare nuovi canali, dare maggior peso ad aspetti in passato trascurati, come funzionalità dei prodotti ed estetica. Per questo, non dobbiamo mai perdere di vista anche il rapporto con il canale».
Chiamatasi fuori dalla sfida sul prezzo, Netgear ha infatti bisogno di far conoscere a dovere le caratteristiche dei propri apparati e le relative novità. In uno scenario dove le principali evoluzioni sono individuate in Internet of Thing, Wi-Fi e switching a 10 Gb, mettere a punto la migliore strategia è una priorità con margini di errore ridotti al minimo e dove l’apporto dei partner è fondamentale.
Il canale dell’innovazione
Proprio dal canale, arrivano utili indicazioni. Una ricerca GFK condotta a livello internazionale, tra i principali orientamenti in tema di innovazione indica le tecnologie Smart home e i pagamenti mobile. Da seguire, anche la crescita della stampa 3D e il mondo wearable. Tutte situazioni dove dallo studio emerge il ruolo da protagonista del networking. Se il valore del fatturato relativo alla distribuzione high tech in Italia nel 2016 perde il 3,9%, il settore IT (distinto da attrezzature per ufficio, servizi e TLC) rafforza la propria quota dominante, salendo dal 57% al 60%. Inoltre, il 63,2% dei 4,09 miliardi di euro è legato al mondo business.
Quando si parla di networking, la maggior parte di un mercato stimato in 2,1 miliardi di euro, il 53% è formato da piccole e medie imprese. Soprattutto, la spesa è rivolta all’hardware. Con il 60%, il settore rappresenta anche l’unico in crescita, nel confronto con le attrezzature da ufficio e il software. Dal punto di vista del rivenditore, GFK indica altri aspetti interessanti. Il mondo dell’hardware si presenta infatti dinamico. Se a livello di quota la mobilità ha preso il sopravvento nel mondo PMI, tra le grandi aziende, la fase di rinnovamento dei server assorbe le maggiori risorse. Entrambi i settori si rivelano comunque fonti di ottimismo per il canale. A settembre 2016, il mondo enterprise ha registrato una crescita di fatturato del 2,8%. Più contenuto, ma comunque positivo, l’1,1% di incremento legato alle PMI.
L’analisi entra infine nel dettagli del networking, motivando le più recenti strategie Netgear. A livello di quota, la parte di switching domina ampiamente la scena, con oltre metà del fatturato dei reseller. Un settore peraltro in crescita (2% enterprise e 7% PMI), anche se non il più significativo da questo punto di vista. Con il 22%, le PMI dedicano crescente attenzione al mondo Wi-Fi e ai transceiver in particolare. Una tendenza confermata anche nelle grandi aziende, pur se in misura più contenuta (+19%).
La particolare attenzione verso il mondo switch non va ricondotta solo al potenziamento dell’infrastruttura. Gli utenti dimostrano infatti di apprezzare sempre più gli aspetti complementari alle prestazioni. È infatti il comparto degli apparati gestiti via Web a raccogliere le maggiori attenzioni, con una crescita annuale che in ambito PMI raggiunge il 55%, insidiando il primato degli switch di livello 3 full managed.
«Sono tre gli elementi chiave da considerare in prospettiva – sottolinea Antonella Bartolini, account manager industri technology d Gfk -. Il primo consiglio rivolto al canale è cavalcare per tempo l’onda attuale della trasformazione digitale senza lasciarsi travolgere. L’ingresso degli apparati IoT sarà molto veloce. Bisogna essere pronti a rispondere ai bisogni dei clienti a velocità maggiore rispetto al passato e con un numero di soluzioni in crescita. Le aziende saranno chiamate ad affrontare un numero maggiore di processi di cambiamento e avranno meno tempo per farlo».
I prodotti
Wi-Fi e networking sono per Netgear aree alle quali dedicare particolare attenzione. Per l’azienda, questo significa anche stimolare la crescita attraverso la diffusione di apparati mirati ad indurne lo sfruttamento. Due delle novità principali vano infatti in questa direzione
Arlo Pro è la versione aggiornata di una videocamera wireless adatta anche per videosorveglianza, lanciata un anno fa circa. Le caratteristiche di installazione a portata di tutti la rendono una soluzione interessante in un mercato in crescita del 32% da inizio 2015%. Superati alcuni limiti riscontrati sul campo e dotata di batteria ricaricabile, rispetto alle originarie usa e getta, si propone ora anche al mondo aziendale.
Orbi è invece un sistema Wi-Fi di fascia medio-alta. Rappresenta la soluzione studiata per estendere la portata di un segnale all’interno di ambienti domestici ma anche uffici di pochi locali. La compatibilità con gli standard più recenti e la gestione totale via app sono le caratteristiche con le quali si punta ad attirare l’attenzione anche delle PMI.