Operatori del canale con le antenne orientate sulle nuove tecnologie informatiche. È da qui che pare si potranno cogliere le maggiori opportunità per il prossimo futuro: lo dicono da più parti analisti sia del settore IT sia del canale (vedi l’appello di Canalys ad abbracciare le new technologies). Quindi meglio tenere d’occhio chi, tra i produttori di tecnologie, sono quelli più attivi in termini di ricerca e sviluppo. Quelli che investono più soldi in R&D. Già, perché se R&D ci deve essere, questa sarà proprio nella direzione di tracciare nuove strade di opportunità, molte delle quali nemmeno contemplate o immaginate al giorno d’oggi (vedi l’inchiesta esclusiva su cosa si intende per nuove tecnologie per l’innovazione).

Indice degli argomenti
R&D spinta, per ottimizzare e per crescere
Le aziende IT, al pari di tutte le altre, devono investire in innovazione, che le aiuti a ridurre i costi, renderle più agili, ottimizzare i processi che le consenta di ricavare valore dai propri business maturi e consolidati e nel frattempo di reagire velocemente per cogliere le nuove opportunità. Bisogna, in definitiva, essere sempre un passo avanti. Sia i vendor, sia il loro canale.
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Stimoli al business che derivano dalle nuove tecnologie informatiche
Cloud Computing, Data Analytics, Intelligenza Artificiale e Internet of Things si stanno dimostrando essere elementi di grandissimo stimolo per quanto riguarda i trend IT e le opportunità di business del canale e dei progetti sui quali i system integrator potranno lavorare per andare incontro alle nuove esigenze che i loro clienti stanno evidenziando.
Una crescita basata sullo sviluppo di nuove tecnologie informatiche
E quindi attenzione deve essere concentrata proprio su quelli che sono i protagonisti di oggi ma, soprattutto, di domani, nel mondo dei produttori di tecnologie IT. A questa analisi ben si presta un survey effettuato su 350 CTO di vendor IT statunitensi, svolto e reso pubblico da Grant Thornton, società di consulting internazionale, i cui risultati mostrano come le aziende ad alta crescita del comparto IT stiano aumentando la quota di investimenti destinati allo sviluppo di nuovi prodotti e di nuove soluzioni basate sulle new technologies, con l’obiettivo di sostenere la propria crescita per i prossimi 3 anni.
I vendor innovano. I clienti vogliono innovazione. Il canale impari a proporla
Il ruolo del canale IT è, da sempre, o almeno da quando ha iniziato a proporsi come consulente e non come venditore di prodotti, quello di supportare i propri clienti e aiutarli a migliorare la loro produttività, fornire nuovi spunti e creare nuove opportunità di business. Ovviamente sfruttando queste nuove tecnologie, che sono quelle che porteranno i clienti stessi verso il futuro.
Le aziende vendor interessate sono già per molti versi differenti rispetto a quelle di qualche anno fa. Il survey osserva, infatti, progressivi spostamenti di focus verso piattaforme as a service, le quali impatteranno sul ruolo futuro di molti system integrator. La focalizzazione su queste piattaforme sta, infatti, aumentando anche l’ottimismo dei C-Level dei clienti, per i quali l’equazione che lega crescite continue, investimenti in R&D tecnologici ed espansione verso nuovi mercati, viene letta come segnale estremamente positivo, dal quale si attendono una risposta da parte dei propri fornitori. I system integrator appunto.
Chi più guadagna, più spende in R&D per le nuove tecnologie informatiche
Il 76% delle tech companies che hanno realizzato forti guadagni nel corso dell’ultimo anno hanno dichiarato di voler destinare buona parte dei capitali nello sviluppo di nuovi prodotti o soluzioni per sostenere la propria crescita nei prossimi anni.
Il maggior successo dal Cloud e dalle Communities
L’85% dei vendor IT che hanno visto i propri ricavi crescere di oltre il 20% nell’ultimo anno, concordano che le aziende che avranno maggiore successo nel futuro saranno proprio quelle che creano communities e piattaforme cloud, piuttosto che prodotti. I prodotti vanno e vengono, con cicli di vita relativamente brevi. Le piattaforme invece sono pervasive e facili da utilizzare, e ben supportate anche da communities che vanno al di là del solo B2B.
Trasformare i dati delle communities in denaro
Le aziende che saranno in grado di costruire piattaforme cloud e communities di utenti, possono ricavare guadagni monetizzando quanto gli stessi utenti producono e scambiano, come contenuti, informazioni, creatività e dati. Un cambio di rotta non facile per le aziende IT che fondano il proprio business sui prodotti, ma se queste vogliono pensare a una strategia a lungo termine con un business model che sia sostenibile, devono avere il coraggio di accettare che a volte potrebbero anche dover cannibalizzare il proprio business, pur di raggiungere i risultati prefissati.
La stretta normativa (extra USA) crea problemi e opportunità
Altro dato reso noto è che il 64% degli intervistati ha dichiarato che la stretta di compliance normative a cui le aziende come i service provider dovranno rispondere, in termini di trattamento dei dati personali e dei dati di navigazione dei propri clienti, per esempio, avrà un forte impatto sull’approccio al mercato per almeno i prossimi 3 anni, anche a causa della complessità di affrontare diverse normative dei diversi Paesi, non uniformate.
Il 65% delle aziende IT ha dichiarato che le proprie funzioni di risk management sono state fortemente focalizzate proprio sulle compliance. Se le nuove piattaforme, i servizi on demand, le supply chain globali e l’aumento della velocità dei dati, da un lato consentono di operare in mercati nuovi e globali, dall’altro metteranno le aziende IT di fronte a un complessità normativa difficile da gestire. La tecnologia, in definitiva, accelera più velocemente della capacità di adattamento delle leggi.
La privacy fa paura
Il risultato è che il 49% di aziende IT che sono cresciute oltre il 20% Y/Y, sono fortemente d’accordo che la complessità delle leggi intorno alla privacy dei dati rappresenti un forte rischio, mentre la pensa così solo il 18% di quelle aziende che non hanno avuto crescite nell’ultimo anno.
IoT apre la competition verso vendor e canali nuovi
Il 76% delle aziende sentite in occasione del survey concorda che il passaggio verso device intelligenti si tradurrà in un aumento della competizione da parte di player che attualmente appartengono ad altri settori, fino a oggi non ancora contemplati.
Cyber attack: non si sa quando, ma succederà
Gli attacchi cambiano, evolvono, nelle forme e nei target. Nessuno quindi si senta escluso. Il 73% degli intervistati ne è infatti consapevole, aspettandosi di dovere affrontare un attacco cyber nel prossimo futuro. In particolare, le più pessimiste sono le software house, per le quali, nel 52% del campione, lo vede come un rischio molto probabile. E anche non trascurabile, visto che il 62% prevede che un’esposizione ai rischi di cyber attack avrebbe un severo impatto sulla propria organizzazione.
La concorrenza che avanza. Su più fronti
Nell’era della globalizzazione, diventa sempre più difficile difendere il proprio fortino. Il 75% si attende che la competizione da parte dei giganti dell’IT (si citano Google, Oracle, Microsoft) diventerà probabile in capo a 3 anni, mentre il 74% sta iniziando a prepararsi ad affrontare la competition da parte di aziende IT estere e, ancora, il 71% si sta preparando ad affrontare la concorrenza da parte di startup digitali caratterizzate da estrema agilità nel rispondere e a cambiare al mutare delle esigenze del mercato. Anche i big di altri mercati possono rappresentare un rischio, come risultato di una progressiva convergenze negli interessi di business, e il 76% del campione ne è consapevole. A titolo di esempio, colossi come General Electric, tradizionalmente collocabile su altri fronti rispetto all’IT, potrebbe velocemente diventare un nuovo riferimento per la tecnologia, e concorrente per gli attuali attori.