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Perché dovresti giocare anche tu a Pokemon Go

La app sviluppata da Nintendo sta conoscendo un successo planetario. Tutti dovrebbero sperimentarla, così da conoscere e apprezzare le potenzialità della realtà aumentata

Pubblicato il 20 Lug 2016

Gianluigi Torchiani

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Marco Planzi, Associate Partner at Partners4Innovation | Digital Strategy Expert

Sono le 11:00 del mattino di martedì, giornata lavorativa. Ho il mio smartphone in mano e sto camminando per i corridoi di Copernico (lo spazio di coworking dove lavoro), tentando di catturare Zubat, un mostriciattolo a forma di pipistrello che a quanto pare si è annidato a 20 metri dalla mia scrivania. Non sono il solo, un mio collega è venuto al lavoro in bicicletta apposta per cercare di catturare qualche Pokemon durante il suo tragitto da pendolare. Niantic, insieme con Nintendo e Pokémon Co., ha appena lanciato “Pokémon Go,” un gioco gratuito per Smartphone. Il gioco permette di catturare i famosi mostriciattoli come se si nascondessero nei corridoi del supermarket o nei giardinetti dove si porta a passeggio il cane. L’obiettivo consiste nel “catturarli tutti” così come indica il payoff ormai ventennale.

Il gioco installato sullo smartphone è basato sulla cosiddetta Realtà Aumentata e utilizza la fotocamera, il sensore GPS e l’accelerometro per avvisarti su come e cosa cercare nelle vicinanze. In sostanza è possibile visualizzare attraverso il cellulare un mondo digitale completamente sovrapposto al mondo reale. Al contrario della realtà virtuale, che trasporta i giocatori in un mondo di fantasia, con Pokemon Go si gioca all’interno dell’universo reale. La Realtà Aumentata non è una tecnologia nuova e Pokemon Go non è la prima applicazione mai sviluppata di questo tipo, tuttavia improvvisamente decine di milioni di persone (65 solo negli Stati Uniti) danno la caccia ai Pokemon nascosti nelle loro vicinanze, con un coinvolgimento tale da far pensare che non si tratta solo di una forma di nostalgia per il caro vecchio Game-Boy, la console giochi portatile con cui i nati negli anni ’80 sono cresciuti.

La febbre da Pokemon è talmente alta che si sono verificati comportamenti collettivi piuttosto curiosi ad esempio nei cimiteri o nelle chiesee in alcuni casi pericolosi.

Di primo acchito verrebbe da pensare che Pokemon Go è solo l’ennesima stupidaggine di massa connessa ai giochi e all’intrattenimento e decine di esperti di varie discipline umanistiche e tecniche si sprecano nell’esprimere opinioni il cui tenore varia da “panem et circenses” a parallelismi con il demonio o con la mitologia.

Perchè dovresti provare anche tu a giocare a Pokemon Go? Non certo per provare il “brivido” di trovare un Pokemon nell’armadio. Nemmeno per conoscere nuovi luoghi o persone mentre dai la caccia ai mostrini in giro per la città. Il vero motivo per cui dovresti provarlo almeno qualche minuto consiste nello sperimentare in prima persona le potenzialità della realtà aumentata, che connette le persone tra loro e l’ambiente circostante in un modo così intenso come nessuna tecnologia prima di ora è riuscita a fare. Infatti, l’eccitazione collettiva per Pokemon Go si spegnerà presto. Non si spegnerà però il motivo per cui ha catturato l’attenzione dei media, ovvero il modo in cui viene abbattuto il “muro di Berlino” tra il mondo fisico e quello digitale, rendendo la tecnologia ancora più sociale dei social network stessi.

Oggi, questo tipo di innovazioni mettono in discussione il modo stesso in cui percepiamo il mondo circostante. Lo fanno in un modo così profondo che non basta più “l’essere a conoscenza” dell’innovazione. Diventa indispensabile essere capaci di sperimentare in prima persona, assumendosi la giusta dose di rischio, per testare direttamente ed eventualmente generalizzare l’applicazione del digitale nella vita personale e lavorativa. La capacità di sperimentare presuppone curiosità per ciò accade nel mondo circostante, che va accompagnata a una forte propensione personale alla creatività. In questo caso, la creatività assume un significato più esteso rispetto al tradizionale concetto di inventiva e include la capacità di saper dare una forma concreta alle idee attraverso l’assemblaggio, la combinazione e la trasformazione di soluzioni eventualmente già create in altri contesti per sperimentare soluzioni il più rapidamente possibile.

Per tutti questi motivi dovresti provare almeno per qualche minuto a giocare a Pokemon Go. Potresti scoprire che la Realtà Aumentata ha grandi potenzialità e potresti individuare qualche ambito di applicazione che, senza provare direttamente, faresti fatica a immaginare. La tecnologia di per sè non è un valore, ma diventa importante se ha un impatto positivo sulle nostre vite. Inspiegabilmente, milioni di persone trovano un impatto positivo in Pokemon Go. Sperabilmente, molti di noi troveranno tanti ambiti applicativi della realtà aumentata anche più intelligenti di Pokemon Go.

*di Marco Planzi, Associate Partner at Partners4Innovation | Digital Strategy Expert

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