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Pirelli: una nuova architettura dati per rivoluzionare la supply chain



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Pirelli ha introdotto un nuovo modello analitico basato su SAP BTP e SAP Analytics Cloud per ottimizzare la gestione della supply chain. L’obiettivo è fornire una visione consolidata, in near real-time, di tutti i flussi logistici. Il progetto rappresenta un passo importante verso il Next Generation ERP e l’integrazione dell’intelligenza artificiale nei processi decisionali

Pubblicato il 11 apr 2025

Carlo Rota

Logistics Solutions Manager – Pirelli



pirelli

Uno dei temi centrali per Pirelli riguarda il monitoraggio dello stato della catena di fornitura verso i clienti. Apparentemente può sembrare una domanda semplice, ma in realtà implica la gestione di un sistema complesso, caratterizzato da:

  • Modalità diverse di gestione degli ordini;
  • Provenienze eterogenee delle merci;
  • Disponibilità variabili;
  • Stati differenti di avanzamento dell’evasione;
  • Tipologie e tempistiche diverse di spedizione (via mare, terra e aria);
  • Situazioni doganali differenti.

Tutti questi fattori determinano tempi e modalità con cui la merce raggiunge il cliente. Per questo motivo, l’azienda analizza quotidianamente questi dati per garantire una gestione efficace del rapporto cliente-fornitore.


La complessità dell’analisi tradizionale

Per rispondere a tale complessità, sono stati sviluppati ambienti analitici dedicati. Tuttavia, l’estrema granularità richiesta dalle funzioni di business rende l’analisi molto articolata: i dati devono essere estratti, analizzati, riaggregati, pivotati, riesaminati e progressivamente scomposti fino al massimo livello di dettaglio.

Questo processo genera:

  • Rallentamenti nell’elaborazione dei dati;
  • Difficoltà interpretative;
  • Lunghi tempi di risposta ai clienti;
  • Problematiche nella condivisione delle informazioni.

La soluzione SAP: verso una nuova architettura dati

Per superare questi ostacoli, Pirelli ha adottato un nuovo modello basato sulla tecnologia SAP, in particolare sfruttando SAP BTP e SAP Datasphere. L’idea è stata semplice ma radicale: portare tutti i dati già presenti nell’ERP aziendale all’interno di una nuova architettura analitica.

Il nuovo approccio prevede:

  • Riaggregazione dei dati in SAP Datasphere in un modello facilmente interpretabile;
  • Strutturazione dell’informazione in modo già aggregato, ma completamente esplorabile lungo gli assi di business;
  • Visualizzazione e analisi tramite SAP Analytics Cloud, che consente accesso near real-time.

Questo permette di eliminare le fasi manuali e ripetitive (filtraggio, pivoting, ricerca degli assi critici), accelerando la capacità di individuare eventuali punti di attenzione e criticità nel processo.


Accesso esteso e vantaggi operativi

Il dato così strutturato viene reso disponibile:

  • Alle funzioni interne (business, supply chain, gestione cliente);
  • Ai clienti stessi, attraverso i sistemi di vendita, fornendo loro una visione consolidata di ciò che stanno ricevendo, da dove proviene e in quali tempi e modalità.

Questo nuovo sistema sta già venendo esteso ad altre funzioni aziendali e ad altri processi che richiedono un’analisi rapida e approfondita dell’intero flusso informativo.

Pirelli

Verso il Next Generation ERP

Questa iniziativa rappresenta il primo passo concreto verso la costruzione del Next Generation ERP, che diventerà un vero e proprio abilitatore digitale. Il progetto sarà avviato nel prossimo anno e prevedrà:

  • Il passaggio a S/4HANA;
  • L’integrazione delle funzionalità di SAP BTP;
  • La creazione di applicazioni e ambienti analitici nativamente integrati nell’ERP;
  • L’applicazione di algoritmi di intelligenza artificiale direttamente sui processi analizzati.

Risultati attesi e impatto di business

Alla domanda dell’Advisory Board sull’impatto atteso e sull’allineamento con i bisogni iniziali, la risposta è stata chiara: il bisogno originario era ottenere strumenti avanzati per analizzare dati complessi legati alla supply chain.

Il modello adottato ha soddisfatto pienamente questa esigenza, permettendo:

  • Di automatizzare processi prima gestiti manualmente;
  • Di ridurre drasticamente i tempi di analisi;
  • Di semplificare la fruizione del dato all’interno delle applicazioni operative.

Pur richiedendo un minimo intervento di change management per adattarsi alla nuova user experience, il riscontro finora è stato estremamente positivo, tanto che sono già emerse nuove richieste di estensione del modello ad altri ambiti aziendali.

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