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Rallenta la crescita nel mercato globale dei server

Gartner rileva un incremento più contenuto rispetto al primo trimestre dell’anno. Tra i vendor si consolida la posizione di Lenovo

Pubblicato il 26 Ago 2015

Gianluigi Torchiani

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Nonostante la ormai imminente fine del supporto a Windows Server 2003, puntualmente arrivata lo scorso 14 luglio, il secondo trimestre del 2015 non è stato caratterizzato da una vera e propria corsa all’acquisto a livello globale. Lo rivelano i dati appena rilasciati da Gartner che, anzi, mettono in luce come, pur in un contesto positivo, ci sia stato un rallentamento della crescita rispetto al primo trimestre 2015, quando le spedizioni erano cresciute del 13% (+17,9% il giro d’affari). Nel secondo trimestre del 2015, invece, le spedizioni di server in tutto il mondo sono avanzate soltanto dell’8% anno su anno, mentre le entrate sono aumentate del 7,2% rispetto al secondo trimestre del 2014. A influenzare queste percentuali, così come per il mercato dei Pc, c’è il rafforzamento del dollaro rispetto alle altre valute, in particolare all’Euro, che ha ridotto la capacità di spesa dell’azienda nel’Europa occidentale.

Addirittura secondo Gartner è improbabile attendersi veri e propri boom nel terzo o quarto trimestre dell’anno, vista la persistenza degli effetti sul mercato valutario. Non è un caso che, dal punto di vista delle aree geografiche, la maggiore crescita sia avvenuta nel Nord America, dove si è assistito a un incremento delle vendite del 14,8%. Da un punto di vista tecnologico, bene la categoria di server x86, aumentata dell’8,3% nel secondo trimestre del 2015, mentre molto male sono andate le spedizioni dei server RISC / Itanium Unix, diminuite del 18,7%. Poco cambia a livello di vendor: HP ha mantenuto la prima posizione in classifica, con una quota di mercato del 25,2% in termini di giro d’affari. Lenovo, per effetto della progressiva integrazione della divisione x86 da IBM, ha sperimentato un aumento addirittura a tripla cifra (+526,5 per cento di crescita dei ricavi) e occupa ora la quarta posizione in classifica. Il trimestre, rispetto a un anno fa, è stato positivo per tutti i primi cinque vendor, a eccezione per l’appunto di Big Blue, che comunque resta il numero tre al mondo con una quota del 13,7% del fatturato mondiale, alle spalle di Dell (17,4%).

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