La transizione al cloud funziona, genera fatturato ma ha bisgno di più tempo per produrre margini… cosi finisce per pesare sui bilanci e sulla crescita futura di SAP, il maggiore gruppo software del Vecchio Continente. La società tedesca, infatti, ha tagliato ufficialmente il proprio out look per il 2017, indicando un utile operativo di 6,3-7 miliardi di euro e un fatturato di 21 miliardi di euro, contro un precedente target di 22 miliardi per il fatturato e del 35% per il margine operativo (pari a 7,7 miliardi di euro). Il taglio delle stime, come si diceva in precedenza, è dovuto in buona sostanza al cloud, su cui Sap ha ormai da alcuni anni puntato con decisione per offrire i suoi software e servizi, andando in concorrenza con compagnie come Microsoft e Oracle, ma anche con rivali basati sul cloud puro come Amazon. La transizione del modello di business sta insomma funzionando ma, per generare profitti più consistenti bisogenrà attendere un po’ di tempo.
La riduzione delle previsioni di fatturato è, come detto, collegata ai ritardi nella realizzazione degli incassi generati dai servizi cloud. Un trned abbastanza naturale dato che per loro stessa natura (perché basati su abbonamenti e as a service) sono più lenti rispetto al business tradizionale del software.
Sap comunque prevede che il modello basato sul cloud garantirà entrate davvero profittevoli dal 2018 in poi. In effetti la nuvola nel 2014 ha visto crescere le proprie entrate addirittura del 45% nel 2014, per complessivi 1,1 miliardi di euro, ma questo sviluppo ha tagliato i margini di profitto dell’azienda tedesca, con un aumento appena dell’1 per cento del risultato operativo. Il numero uno di Sap, Bill McDermott, ha evidenziato come, al momento, il problema dei margini sia comune a tutte le grandi aziende impegnate nella partita della nuvola. Un tema centrale per il mondo dell’offerta e in particolare per gli opertaori del canale ICT. Un tema sul quale ICT4Trade tornerà a breve con approfondimenti e riflessioni ad hoc.