L’allarme terrorismo, rilanciato prepotentemente dai drammatici fatti di Parigi, rischia di avere delle conseguenze anche dal un punto di vista tecnologico. In particolare nel Regno Unito, dove il premier David Cameron, impegnato in una difficile campagna elettorale per le elezioni politiche in programma a maggio, ha addirittura paventato la possibile messa al bando di WhatsApp e Snapchat, ritenuti servizi difficilmente controllabili dall’intelligence.
L’oggetto del contendere è il fatto che, a tutela della privacy dei propri utenti, le conversazioni degli utenti sono crittografate e dunque non immediatamente leggibili. Cosa che, in una certa misura, può favorire i gruppi terroristici, che si possono appoggiare a servizi di questo tipo per programmare le proprie attività. In realtà, fanno notare alcuni quotidiani, su preciso mandato giudiziario anche in Gran Bretagna è sempre possibile leggere queste conversazioni.
Dunque è possibile che Cameron abbia in mente un controllo di tipo preventivo, sul modello di quanto fatto negli Usa (illegalmente) dal Nsa (caso Snowden). L’affondo di Cameron arriva a pochi giorni dagli annunci del Ceo di WatsApp, Jan Koum,che aveva comunicato il superamento di quota 700 milioni di utenti attivi al mese, oltre 30 miliardi di messaggi scambiati al giorno. La famosa applicazione di messaggistica, lo ricordiamo, è stata acquisita nel febbraio 2014 da Facebook per 19 miliardi di dollari.