Ces 2015

Smartwatch, attenzione ai facili entusiasmi

Carolina Milanesi, analista di Kantar, evidenzia come la penetrazione di questi dispositivi sia al momento molto bassa. Non solo: gli utenti non manifestano grande entusiasmo

Pubblicato il 08 Gen 2015

Gianluigi Torchiani

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carolina Milanesi, Kantar

In questi giorni di Ces 2015, uno degli argomenti più gettonati è stato, senza ombra di dubbio quello dei wereable, ossia i dispositivi elettronici indossabili intelligenti, su cui le grandi aziende del settore hanno già effettuato una serie di annunci. I produttori, però, non dovrebbero farsi prendere da facili entusiasmi, magari puntando a replicare i numeri ottenuti con gli smartphone. Questa è l’opinione di Carolina Milanesi, analista di Kantar, che mette in evidenza innanzitutto come i numeri al momento siano estremamente bassi. La penetrazione degli smartwatch, in Usa e Gran Bretagna, si attesta intorno ll’1%. Non solo: al momento non sembra essere neppure diffuso il desiderio di possedere realmente questi oggetti. In Gran Bretagna, l’84% dei consumatori intervistati in novembre da Kantar ha dichiarato di non avere in programma l’acquisto di uno SmartWatch. Perché? La risposta prevalente è stata netta e abbastanza tranchant: “Il mio telefono fa tutto ho bisogno”, ha affermato il 41% degli intervistati. Insomma con queste premesse il mondo dell’Ict non deve attendersi chissà quali margini e ricavi, perlomeno nell’immediato.

È bene concentrarsi, perciò, sulle caratteristiche richieste da quella piccola fetta di utenti potenzialmente interessati: la prima necessità indicata è quella di una lunga durata della batteria, mentre il design premium si piazza al secondo posto. A testimonianza del fatto che gli utenti sembrano avere le idee piuttosto confuse in materia, gli utenti tendono a non indicare in maniera massiccia vere e poprie funzionalità di questi dispositivi come notifiche, lettore musicale, navigazione ,ecc. Proprio perché, probabilmente, la grande maggioranza degli utenti ignora cosa sia possibile fare con gli smartwatch. Non solo: i consumatori britannici non sembrano disposti a investire tanti soldi, tanto che il 35% sono orientati a spendere meno di 150 dollari. Non solo: gli smartwach, almeno per il momento, non sembrano capaci di spingere i consumatori a un cambio di smartphone. Solo il 4% degli utenti iPhone sarebbe disposto a rinunciare al proprio telefono per abbinare uno smartwatch Android. Insomma, la cautela, avverte Kantar, è d’obbligo.

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