Insieme alla statunitense CyrusOne, l’italiana Aruba è uno tra i primi operatori di servizi cloud e colocation ad aver superato con successo l’audit relativo alla conformità di un primo data center ai termini del Patto per la neutralità climatica dei data center (o Climate Neutral Data Centre Pact, CNDPC). Il progetto vede impegnati decine di fornitori di servizi cloud e IT e di associazioni di categorie, uniti nell’obiettivo di arrivare al cosiddetto “impatto zero” entro il 2030. Cinque le aree di intervento identificate in termini di sostenibilità, ovvero l’efficienza energetica, l’uso di energia pulita, dell’acqua, i processi di riciclo e il riutilizzo del calore residuo.
Oltre che nel percorso di sostenibilità, Aruba ha appena compiuto un passo avanti anche all’interno di Gaia-X, alleanza e iniziativa etichettata come “cloud europeo” che mira a federare centinaia di fornitori di servizi e infrastrutture di data center, accomunate dal rispetto di principi di sicurezza, privacy e sovranità sui dati. In particolare, Aruba ha annunciato il suo ingresso nel Gaia-X Digital Clearing House, la rete di “nodi esecutivi” che valutano la conformità delle aziende agli standard di Gaia-X.
Il Patto per la Neutralità Climatica dei Data center
La creazione del Patto risale al 2021 quando i principali provider di infrastrutture cloud e operatori di data center hanno sancito l’avvio di un’iniziativa di autoregolamentazione in collaborazione con la Commissione europea. Il Climate Neutral Data Centre Pact supporta sia il Green Deal europeo, che la Strategia europea in materia di dati, che rispettivamente puntano a rendere l’Europa e i data center dell’UE climaticamente neutri entro il 2050 e il 2030.
L’iniziativa fissa traguardi ambiziosi che semplificheranno la transizione essenziale dell’Europa verso un’economia più verde. Inoltre, impegna i firmatari a garantire che i rispettivi data center siano carbon neutral, fissando obiettivi misurabili ambiziosi per il 2025 e il 2030 nelle seguenti aree: provare l’efficienza energetica con obiettivi misurabili, acquistare energia 100% priva di carbonio, dare priorità alla conservazione dell’acqua, riutilizzare e riparare server e cercare modi per riciclare il calore.
“La neutralità climatica è un obiettivo essenziale e non negoziabile. L’audit eseguito rispetto ai requisiti del Patto conferma che disponiamo dei processi e delle misure utili a rispettare gli obiettivi entro il 2030” ha commentato Fabrizio Garrone, Enterprise Solution Director di Aruba.