Soddisfazioni ampie sul fronte del mercato del backup and recovery, sia mondiale sia di area e locale, da tradurre in investimenti per un supporto concreto ai partner di canale. I segnali e i numeri che fanno sorridere Veeam Software a inizio 2018 sono interpretati da Albert Zammar, Vice President SEMEA del vendor, che commenta: «I risultati ottenuti nel corso dell’ultimo anno fiscale sono di grandissima soddisfazione, sia a livello mondiale, sia per quanto riguarda l’area di cui mi occupo e, in particolare, l’Italia. Un’area, la SEMEA, che comprende, oltre alla Penisola, che conta 17.000 clienti, anche Iberia, con i suoi 9.000 clienti, Israele, che ne ha 2.000 e Malta e Grecia, che insieme coprono 600 aziende. Il Mediterraneo, nel suo complesso, ha riportato crescite record del 35%, grazie al grande contributo dell’Italia, che ha aumentato le vendite del 32% anno su anno, principalmente sul target aziendale, e una buona fetta (30%) sulla Pubblica Amministrazione Locale (PAL) e qualche Ministero». (vedi il video dell’evento Veeam onForum organizzato da Veeam Software per clienti e partner)
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Veeam Software e il recovery in cloud
Risultati che, per quanto riguarda il nostro Paese si stanno rapidamente traducendo in investimenti a supporto del canale dei partner. Innanzitutto è previsto un ampliamento della struttura dedita al cloud, sul quale ci sarà una particolare focalizzazione. «Siamo convinti che quest’anno il mercato del cloud avrà una crescita importante – commenta Zammar -, soprattutto a seguito del trend di spostare il workload su cloud, principalmente ibrido. Ed è su questa linea che pensiamo si orienteranno a breve gli investimenti delle aziende. Non si tratta solo di un aumento dell’adozione del cloud, ma piuttosto del “modello” cloud, che prevede un approccio pay as you go, con subscription e con grande flessibilità nell’uso delle licenze del software. Anche per periodi limitati o per fare fronte a picchi di utilizzo». (vedi le strategie annunciate da Veeam Software per il mercato italiano nel reportage)
Tecnologie Veeam Software abilitano AI e IoT
E ci sarà sempre più bisogno di una gestione flessibile e sicura dei dati, un bene preziosissimo la cui mole sta lievitando a dismisura, anche (e soprattutto) a seguito del crescente interesse da parte delle aziende nei confronti delle nuove tecnologie.
«I CIO delle aziende stanno mostrando interesse concreto alle nuove tecnologie che va oltre la semplice curiosità – riprende Zammar -. Parole come Blockchain, Internet of Things e Intelligenza Artificiale stanno sempre più di frequente entrando a far parte del vocabolario business delle aziende, e tutto ciò si prevede porterà a una ulteriore crescita della mole e varietà di dati, con la necessità di doverli gestire ed analizzare per renderli utili al business. Veeam Software, con la propria tecnologia, si propone come abilitante all’AI, rendendo fruibili le infrastrutture per alti calcoli. E lo stesso criterio viene applicato in caso di ripristino in tempi brevissimi delle infrastrutture a seguito di disastri, per efficaci soluzioni di backup and recovery».
Veeam Software: crescono le alliance
Intanto cresce anche il gruppo di partner tecnologici che entrano a far parte dell’universo “Better Together” di Veeam: ad HPE e Cisco si è recentemente aggiunto anche NetApp, e a breve ci sarà anche il supporto a Nutanix. Alleanze che contribuiscono per il 19% all’intero fatturato mondiale, che si è chiuso nel 2017 a 827 milioni di dollari, pari a un incremento anno su anno del 36%, e con l’ambizione di arrivare al miliardo di dollari per l’anno in corso.