È un momento di cambiamenti per il mercato ed è un momento di cambiamenti anche per Intel, che da tradizione ha sempre anticipato e stimolato i tanti trend su cui i produttori di tecnologie e device in genere si sono poi sbizzarriti. Si tratta di evoluzioni che seguono l’osservazione dei risultati nei vari comparti in cui il colosso di Santa Clara opera, che ha riscontrato una crescita sia nell’area Dati (+25%) sia Cloud (+43%), mentre l’area focalizzata sui Pc ha avuto un riequilibrio interno, dove a fronte di un forte calo del mercato consumer, si è visto un incremento nel gaming e, all’interno del comparto commercial, di quella indirizzata all’SMB (+3%).
Una ridistribuzione dei pesi che è coincisa anche con una riorganizzazione interna del vendor, sia a livello Europa sia in Italia, che ha toccato anche il management, con Nicola Procaccio che ha assunto il ruolo di Country Lead manager per l’Italia, compito che si aggiunge a quello già operativo di gestione marketing per Italia e altri Paesi europei.
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Intel riconverte il canale consumer verso l’SMB
«Si tratta di una riorganizzazione complessiva necessaria e che si è dimostrata essere positiva – dichiara Procaccio -, a seguito della quale abbiamo visto dopo 7 anni una ripresa della crescita del business legato ai Pc, grazie soprattutto a una rifocalizzazione sulla parte commercial e SMB, che ha permesso di chiudere in positivo anche in un periodo in cui la parte consumer, che ha pur sempre un peso importante, ha sofferto. E anche il canale, tra distributori e national system integrator (produttori italiani di sistemi – ndr), sui cui indirizziamo l’intero giro d’affari, si è naturalmente ricondizionato, con il nostro supporto, su questi nuovi trend, con operatori tradizionalmente consumer che hanno iniziato a orientarsi verso il target SMB, soprattutto sulla fascia più bassa».
Account dedicati per mercati e canali di Intel
Su quest’ultimo aspetto, Intel ha già iniziato a lavorarci con alcuni nomi del Retail, come Mediaworld e Unieuro-Monclick, con i quali sta attivando strategie e progetti pilota, soprattutto per quanto riguarda il marketing, sia online sia offline, con iniziative volte allo sviluppo degli skill di vendita per il personale che presiedierà corner professionali all’interno dei punti vendita, prevedendo servizi di assistenza post vendita, e vendita non solo di prodotti, ma anche di pacchetti di servizi. Retail che ha, come anche gli altri mercati e canali di vendita, degli account dedicati a livello locale, dagli ISV (che Intel identifica come Business Channel Consumption), i System Integrator (Channel Billing) e i classici operatori del trade più classico (Global Market Scale): partner di vendita, ISV locali e distributori. A questi account specifici per target si affiancano poi i team di inside sales, basati a Danzica, per la copertura di quei clienti e partner che non hanno un account loro dedicato.
Oltre il pc: Cloud e IoT trasformano i Dati in opportunità per Intel e partner
«Siamo passati a interpretare il mercato da una logica di pc-refresh a una più focalizzata su target di utenti che stanno aumentando la propria attenzione ai device che usano, sia per il gioco, sia per il lavoro – sottolinea Procaccio -, con particolare vivacità dal comparto dell’SMB. Ma le nostre attenzioni al mercato enterprise vanno anche oltre il pc, coinvolgendo i Cloud Service Provider, in un processo di trasformazione delle aziende partner da pc-centriche a data-centriche, con strumenti in grado di gestire e archiviare i dati. In tale contesto si colloca anche il nostro impegno in tema Internet of Things, che da qualche tempo è diventato importante anche per l’Italia, soprattutto per i mercati verticali dell’industry manufactoring, per il mercato Retail e, più in generale, per l’Industry 4.0».
I partner Intel per l’IoT
A quest’ultimo proposito, Intel sottolinea le attività di Seco, partner di Arezzo attivo su soluzioni hardware e software di Industry 4.0, che ha in atto un progetto di sicurezza basato su riconoscimento facciale oppure Texa, un partner di Treviso che ha in progetto per il mondo automotive che prevede strumenti IoT e il lancio di tablet per l’utilizzo in ambienti estremi.
L’IoT, inoltre, sarà uno degli ambiti i cui operatori saranno interessati da un nuovo programma di canale entro quest’anno, e programmi di supporto sono previsti anche per gli operatori del segmento Client e dei Cloud Service Provider.
Device-as-a-service: al via la sperimentazione
Al vaglio, con Paesi come Italia e Spagna che fanno da piloti, è, infine, il progetto Intel di device-as-a-service, che offre la possibilità di restituzione del device dopo 36 mesi d’utilizzo. Un business model che nel nostro Paese è stato attivato per ora con Si-Computer e che Intel pensa di estendere presto anche ad altri operatori partner, senza escludere anche l’ipotesi dell’intermediazione di una Telco, modello già operativo all’estero e in fase di valutazione per la Penisola.