Apple sbarca a Napoli. E non per realizzare il suo ennesimo store di prodotti, ma per dare vita a qualcosa di decisamente più ambizioso, vale a dire il suo primo Centro di Sviluppo App iOS in Europa (altri saranno inaugurati in futuro nel Vecchio Continente). Il cuore sarà la formazione: «Questo Centro sosterrà gli insegnanti e fornirà un indirizzo specialistico preparando migliaia di futuri sviluppatori a far parte della fiorente comunità di sviluppatori Apple», si legge nella nota ufficiale diffusa dalla casa di Cupertino. Un’opportunità che interessa da vicino anche il canale italiano di Apple: infatti «Apple lavorerà con partner in tutta Italia che forniscono formazione per sviluppatori per completare questo curriculum e creare ulteriori opportunità per gli studenti», recita successivamente il comunicato. Importante è anche la ricaduta occupazionale del centro che, secondo quanto dichiarato dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi (che incontrerà nelle prossime ore Tim Cook, Ceo di Apple), darà lavoro a circa 600 persone (in realtà, secondo quanto successivamente appurato, si tratta del numero di persone che studieranno all’interno del Centro, ndr)
«L’Europa è la patria di alcuni degli sviluppatori più creativi al mondo e siamo entusiasti di aiutare la prossima generazione di imprenditori in Italia ad acquisire le competenze necessarie per avere successo – ha affermato Tim Cook -. Il fenomenale successo dell’App Store è una delle forze trainanti dietro gli oltre 1,4 milioni di posti di lavoro che Apple ha creato in Europa e presenta opportunità illimitate per le persone di tutte le età e aziende di ogni dimensione in tutto il continente».
I numeri dell’Apple Store sono effettivamente importanti; secondo la casa di Cupertino in Italia ci sarebbero ben 264.000 sviluppatori Ios, una delle maggiori comunità europee, con ricadute occupazionali piuttosto significative. Il giro d’affari legato alla vendita delle app– soltanto in Europa – è di oltre 10,2 miliardi di euro. Evidentemente, però, Apple vuole qualcosa di più dalla propria galassia di sviluppatori (anche per far fronte alla concorrenza dell’ecosistema Android e non solo) e sta effettuando questo importante investimento nella formazione. Da notare che la notizia dell’investimento arriva a poche settimane di distanza dal discusso accordo tra la multinazionale Usa e il fisco italiano, che prevede la restituzione da parte di Apple di 318 milioni di dollari di tasse non pagate.