Strategie

Avantune: il cloud per le imprese è un self-service

Come nuovo attore sul mercato italiano e non solo, la società punta a cavalcare la trasformazione in atto nei servizi cloud evoluti per il mondo enterprise

Pubblicato il 05 Mag 2017

Giorgio Fusari

self service

La società di ricerche Gartner lo aveva già previsto all’inizio di quest’anno: il mercato dei servizi IT si trova nel bel mezzo di una fondamentale trasformazione che condurrà alla creazione di nuovi modelli di business e nuove offerte di servizi, e chi non saprà evolversi abbastanza velocemente, service provider o produttori di tecnologia, rischierà di trovarsi estromesso dal mercato. Una delle caratteristiche comuni di questi servizi di prossima generazione, che estendono quelli tradizionali e sono abilitati dal cloud, è l’alto livello di modalità di fruizione ‘self-service’. Un’onda d’innovazione che Avantune, come nuovo player del mercato, sta cavalcando, seguendo una precisa visione.
Nel nome Avantune, sincrasi di ‘advanced tuning’, o ‘sintonizzazione evoluta’, cioè capacità, attraverso una tecnologia innovativa, di personalizzare in profondità i servizi secondo le reali esigenze degli utenti, è racchiusa tutta la strategia, il modello di business, di una società che da metà aprile si è presentata ufficialmente al mercato italiano, con questo brand, un logo, un nuovo sito web, come produttore di soluzioni cloud self-service per grandi organizzazioni.
In verità, Avantune nasce dal rinnovamento della realtà aziendale Solgeniakhela, e ne scandisce un fondamentale riposizionamento nel comparto, appunto, delle soluzioni cloud self-service di fascia enterprise. Ermanno Bonifazi, fondatore e amministratore delegato di Avantune, spiega il perché di tale focalizzazione. Già creatore di Solgenia, e da anni precursore di soluzioni innovative di collaborazione e workflow, Bonifazi opera nella sede principale di Toronto. «L’idea di Avantune nasce dal fatto che abbiamo individuato nel concetto di self-service uno degli elementi molto importanti di differenziazione. L’elemento che noi crediamo in questa fase di mercato, e soprattutto nella sua evoluzione, rappresenti uno dei cambiamenti in corso, e sarà uno dei fattori abilitanti per un nuovo modello di consumo della tecnologia». Oggi infatti viviamo nella ‘self-service economy’, chiarisce Bonifazi, in cui l’attore principale nella realizzazione di ogni prodotto o servizio è il consumatore, che in ogni campo vuol attuare una raffinata personalizzazione di ciò che compra, in base alle proprie specifiche necessità.

L’offerta: Powua e Genialcloud

Come ogni normale consumatore, anche grandi aziende e cloud provider, nel processo di incessante evoluzione dei propri servizi digitali, hanno esigenze di intensa personalizzazione, e Avantune punta a rispondere a queste loro necessità con un’offerta basata su due pilastri chiave: il primo è la piattaforma proprietaria di cloud management Powua, che permette di attivare nuovi servizi cloud, abilitando processi automatici di provisioning e configurazione di software, servizi e infrastrutture, in maniera indipendente dall’hardware o dalla tipologia di virtualizzazione sottostanti: Powua integra infatti connettori verso i principali provider e ambienti virtuali (OpenStack, Azure, VMware, Amazon Web Services, e altri), distribuisce e configura i servizi in cloud pubblici e privati; configura e amministra le infrastrutture virtuali (IaaS), supporta la distribuzione dei servizi e delle infrastrutture anche in molteplici siti dislocati in diverse aree geografiche. Il catalogo web espone software e servizi agli utenti finali, consentendo loro la selezione e configurazione in modalità self-service di quelli prescelti. Le funzionalità di billing consentono la valorizzazione delle risorse consumate, sia tramite tariffazione flat ricorrente, sia secondo il modello ‘pay-per-use’. «In Powua, aggiunge Bonifazi, abbiamo poi introdotto due elementi innovativi, come le funzionalità di metering e monitoring».

La prima permette di misurare i consumi per hardware, software e servizi, a prescindere dal fatto che risiedano su infrastrutture fisiche o virtuali. Le funzioni di monitoring servono invece a controllare, ad esempio, lo stato dei dispositivi hardware, come quelli IoT (Internet of Things), il loro livello di raggiungibilità e funzionamento, definendo soglie di allarme, notifiche e azioni automatiche in risposta a determinati eventi, creando report sugli SLA (service level agreement) per le componenti e i servizi definiti.

Il secondo pilastro dell’offerta è Genialcloud, una suite completa di soluzioni cloud self-service per amministrare il business: attraverso un unico portale è possibile condividere documenti, analizzare dati, organizzare incontri e molto altro, senza preoccuparsi dei costi di gestione e manutenzione dell’infrastruttura, perché servizi e applicazioni si pagano a consumo. In particolare, la suite Genialcloud Proj 10 integra funzionalità ERP, CRM, SCM e HRM in un’unica soluzione, disponibile su cloud, oppure on-premise, qualora l’organizzazione utente voglia riutilizzare infrastrutture e competenze esistenti al proprio interno. Genialcloud Proj 10 consente di ottimizzare e controllare processi chiave: contabilità e finanza, ciclo vendite e acquisti, produzione, pianificazione, controllo di gestione, marketing, monitoraggio vendite e automazione del customer service, trouble ticketing, project management e fatturazione basata su timesheet.

Giovanni Giancola, ceo di Avantune per l’area Emea

In Italia, gli utenti possono fruire tutti questi servizi cloud self-service attraverso il data center proprietario di Avantune, situato a Cagliari, mentre all’estero l’infrastruttura è costituita da una rete di data center in Canada, Stati Uniti, Messico. I servizi sono tuttavia disponibili anche attraverso partnership con vari cloud provider, tra cui Microsoft Azure e Amazon Web Services.
Il management della società, distribuito tra Nord America e Italia, è formato da manager di consolidata esperienza tra cui Pierfilippo Roggero, chief strategy officer, e Giovanni Giancola, ceo per l’area Emea. Tra gli obiettivi di crescita, sottolinea Giancola, quello di raggiungere i 50 milioni di dollari di fatturato entro il quinquennio 2016-2021, facendo leva sulla centralità del mercato cloud e su un portafoglio clienti caratterizzato da un forte potenziale di sviluppo.

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