Il canale è pronto per la trasformazione digitale? E’ questo il quesito che Red Hat, CRN UK e Channelnomics Europe hanno posto al database europeo della rivista di canale. Il Report “The digital transformation challenge: Is the channel really ready?”, sponsorizzato da Red Hat e che offre indicazioni preziose su diversi percorsi e strategie di trasformazione digitale, è il risultato di una gamma di domande rivolte al canale proprio su questo tema. Con risposte da parte di oltre 140 tra reseller, system integrator, MSP e società di consulenza in Regno Unito, Francia e Germania, il rapporto svela trend chiave per il canale ed esamina molte delle difficoltà e la mancanza di skill che i partner hanno dovuto affrontare nell’ultimo anno, e in quali settori stanno vedendo maggiore domanda di progetti di digital transformation. Ecco alcuni degli elementi salienti del report.
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La trasformazione digitale è un ‘lavoro in corso’
Gli intervistati a cui è stato chiesto se si sentono preparati per aiutare i propri clienti nel percorso della digital transformation hanno risposto solo nel 22% dei casi di essere ben equipaggiati per supportare progetti di questo genere. Un buon 22,5% ha invece confessato di non essere in grado di farlo. In sostanza: nonostante i clienti siano già partiti per il loro viaggio all’interno della trasformazione digitale, molti partner devono ancora riuscire a capitalizzare su questi progetti.
I partner devono uscire dalla loro zona di comfort e offrire servizi di consulenza
Uno dei trend principali che risulta dal sondaggio è che sono sempre più numerosi i partner che offrono consulenza al fine di fornire servizi a valore aggiunto e di potersi relazionare con le diverse linee del business. Circa la metà (49,6%) degli intervistati conferma di aver perfezionato le competenze in questo ambito nell’ultimo anno, molto di più che in know-how tecnico su temi quali enterprise mobility (36,3%) e IoT (30,1%). La conclusione, dato l’aumento di progetti di digital transformation tra i clienti, è che i partner che investono in consulenza potrebbero beneficiare di notevoli opportunità di business.
Digital transformation: di chi è la responsabilità?
Ormai la tecnologia costituisce uno degli elementi chiave abilitanti, è scontato che direttori generali e responsabili, così come CTO e CIO, vogliano supervisionare le decisioni di acquisto IT. Tuttavia, quando è stato chiesto di chi sia la responsabilità legata all’adozione di strategie digitali in azienda, circa la metà (49,5%) ritiene che CEO/GM siano le figure responsabili, rispetto a meno di un terzo (29,5%) che opta per il CIO. La digitalizzazione può essere cruciale per la prosperità del business e dovrebbe essere quindi guidata dall’alto, oltre che dall’IT.
C’è una mancanza di competenze nel canale
Più di uno su tre (35%) ha parlato di mancanza di competenze e skill in-house quale principale preoccupazione per quanto concerne il supporto dei clienti nel viaggio della digital transformation. L’IoT si è rivelato particolarmente critico con il 37% degli intervistati che lo ritiene un’area di gravi lacune. Le altre competenza mancanti sono nel settore degli analytics (27,1%), sicurezza (25,2%) e cloud (22,4%). Agli intervistati è stato chiesto anche, nel contesto della digital transformation, quali aree all’interno del loro portafoglio di prodotti e servizi hanno potenziato negli ultimi 12 mesi, e il cloud si è posizionato al vertice con il 77%. Parrebbe quindi che svariati partner stiano sviluppando le loro competenze cloud, ma sono ancora carenti in termini di skill e non dispongono dei talenti necessari.
Gli end user sono pronti
Molto pochi sono stati gli intervistati che hanno citato l’assenza di domanda di digital transformation quale preoccupazione. Infatti, il 25% ha dichiarato che la maggior parte dei loro clienti sta effettuando investimenti nel digital. Una cosa appare evidente: i progetti di digital transformation richiedono che i partner offrano competenze tecnologiche evolute, ma anche consulenza e credibilità. Così facendo si posizionano al meglio per aiutare i clienti e differenziarsi in un mercato di prodotti e servizi IT legacy ormai affollato
di Frank Basinski, director, EMEA Partner Programs and Enablement, Red Hat