L’iperconvergenza è un trend sulla bocca di tutti e anche noi di Digital4Trade, più di una volta, abbiamo provato a spiegarvi di cosa si tratta. La novità, questa volta, è che dietro a una proposta basata proprio su questa tendenza tecnologica ci sono tre nomi piuttosto noti agli operatori IT italiani: DataCore Software, Supermicro e General Computer Italia. Tre protagonisti che hanno deciso di mettere insieme le proprie rispettive competenze per presentare al mercato, vale a per il canale, una soluzione unica, una vera e propria appliance completa sia dal lato hardware che software, ribattezzata Raptor, pensata per lo small and medium business ma non solo.
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Una soluzione flessibile
In buona sostanza, Raptor è concepita come una possibile risposta all’attuale panorama tecnologico, che da una parte vede la richiesta di applicazioni sempre più performanti, ma che dall’altra deve fare i conti con le diverse infrastrutture storage acquistate dalle aziende nel corso degli anni. Tutto questo è molto difficile da gestire in un’ottica di business continuity e disaster recovery. Qui interviene Raptor, che unisce l’hardware di Supermicro, la tecnologia software di DataCore e il supporto tecnico di General Computer Italia (che in buona sostanza opera come distributore), per dare vita a un’architettura più veloce e affidabile, pensata per essere facile da installare, gestire e adattare in base ai diversi carichi di lavoro. Come ha precisato Remi Bargoing, country manager Italia di DataCore, «Raptor offre una flessibilità che non può essere trovata in altre soluzioni simili. Si tratta di un sistema capace di adattarsi a cambiamenti nel business dei clienti finali».
Permettendo così una notevole semplificazione a livello hardware e prestazioni top di gamma. Da un punto tecnico l’appliance è composta da due sistemi che operano in mirror tra di loro, risolvendo alla radice i problemi di disaster recovery. Ulteriore vantaggio è che Raptor, oltre che per l’iperconvergenza, può essere adoperata anche in ottica software defined, per quelle aziende utenti che hanno diverse decine di nodi e una complessità maggiore. Il sistema viene proposto sostanzialmente chiavi in mano in quattro diverse taglie (5, 10, 16 e 32 TB) ma possono essere modificati e adattati per singole esigenze.
Le ragioni della Triplice alleanza
Paolo Vitali, Alliance manager di General Computer Italia ha spiegato nel corso di un apposito showcase di presentazione le ragioni che stanno alla base dell’intesa tra i tre vendor: «Da tempo abbiamo deciso di affiancare alla nostra offerta di servizi anche dei prodotti che abbiano bisogno di un supporto, che noi siamo capaci di erogare come distributore. Il nostro fiore all’occhiello è Supermicro, un’azienda ormai da 2,5 miliardi di dollari di fatturato, che non più solo schede madri ma anche oggetti per iot, server e sistemi di storage. Supermicro ci ha scelto da tempo come società di riferimento per garantire i 36 mesi di garanzia su tutto il territorio italiano. Dalla stessa Supermicro è arrivata l’idea di coinvolgere nella partnership DataCore, di cui noi eravamo già system builder. Con Raptor il supporto tecnico è garantito tramite il nostro portale e un apposito numero verde, (oltre che di un sistema di monitoraggio da remoto) e dalle nostre persone certificate in azienda».
Più margini per i partner
Da rilevare che l’appliance Raptor sarà veicolata esclusivamente tramite il canale dei rivenditori, a cui si promettono buoni margini di guadagno. Per il momento è importante che l’opportunità su end user sia stata approvata e registrata da DataCore. L’obiettivo non sono però tanto i partner attuali di DataCore, quanto piuttosto nuovi reseller, in particolare quelli già abituati a rivendere soluzioni software defined o iperconvergenti della concorrenza.