Intervista

Esprinet: così si comunica il cloud ai rivenditori

Riccardo Bosio, Cloud Marketing Manager di Esprinet, racconta le formule e le strategie che stanno dietro il Microsoft Bootcamp e il recente evento organizzato con fastERA

Pubblicato il 16 Mar 2016

Gianluigi Torchiani

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Accompagnare i propri rivenditori nel delicato processo di passaggio verso il cloud: è con questo obiettivo che Esprinet ha realizzato recentemente due eventi per il suo canale. Il primo appuntamento, come racconta a Digital4Trade Riccardo Bosio, Cloud Marketing Manager di Esprinet, è stato il Microsoft Bootcamp di Lazise: «Abbiamo realizzato questo evento in collaborazione con Microsoft per far toccare con mano ai nostri rivenditori le tecnologie cloud della casa di Redmond, alla presenza di 550 rivenditori, tutti clienti di Esprinet e V-Valley». Cloud che, per ora, come noto, è stato affrontato dai reseller soprattutto per quanto riguarda i trend della Office automation e della produttività, con investimenti in prodotti come Office 365 ed Exchange. Per andare oltre, magari puntando sul cloud Azure, i partner vogliono sapere come si modificano le relazioni all’interno della filiera, in che modo cambia la natura del supporto, quali sono gli elementi da tenere in considerazione per avviare in maniera adeguata questo business.

Ma Bosio è pronto a scommettere nell’esplosione di Azure presso il canale Esprinet, proprio grazie a una novità che è stata illustrata in occasione del Bootcamp: «A Lazise è stato presentato il programma CSP (Cloud Solution provider) di Microsoft, che costituisce una nuova modalità di distribuzione dei servizi cloud di Microsoft. È un programma che sostanzialmente mette al centro il rivenditore nel modello cloud del vendor e ne abilita nuovi modelli di business. In poche parole si tratta di un programma che abilita una fatturazione a consumo dei servizi cloud, ideale per permettere ai reseller di centrare le migliori opportunità. Azure è una splendida piattaforma, l’abbinata con il CSP è l’ideale per farla decollare. Vediamo dunque un forte interesse, e noi vogliamo giocare un ruolo importante. Il distributore ha il ruolo di accompagnatore dei propri reseller nel cambiamento del modello di distribuzione e business di questi servizi. D’altra parte è anche protagonista, perché offre un portafoglio di prodotti a valore che il partner può aggregare per offrire ai clienti finali dei servizi più ampi. Il terzo ruolo è legato al fatto che, sempre di più, il distributore è un acceleratore delle relazioni all’interno della filiera IT. Non a caso i nostri eventi hanno un approccio di condivisione delle informazioni e delle conoscenze, tra vendor e rivenditori».

Un secondo appuntamento, riservato a un numero più ristretto di partner, è stato organizzato più recentemente insieme al vendor fastERA: il tema è stato quello del disaster recovery, in particolare la soluzione espriDR, che consente ai rivenditori di impostare in maniera molto flessibile dei servizi di disaster recovery presso i clienti finali. Più precisamente, questa soluzione si compone di un “blade server” installato presso il Cloud Center di fastERA (certificato ISO/IEC 27001:2013) a esclusivo utilizzo del cliente. Il collegamento tra private cloud e la rete del cliente, avviene grazie all’appliance espriBridge, che collega le due reti attraverso un tunnel crittografato. Nel corso dell’appuntamento è stato quindi simulato un guasto di un file server del cliente e si è svolta la dimostrazione pratica di come attivare il disaster recovery tramite espriDR sia per la fase di failover che di ripristino dei dati dal sito di DR.

«Abbiamo davvero “staccato la spina”, dimostrando come sia possibile continuare a lavorare con i propri applicativi grazie al servizio cloud di fastERA. Insomma, si è trattato di una vera e propria demo live. I rivenditori sono pronti a trasferire delle funzioni così delicate sulla nuvola? Sicuramente la sicurezza è un tema caldo, inoltre l’opportunità di poter ripristinare l’operatività del servizio in tempi contenuti, con investimenti limitati, è un qualcosa che piace molto al nostro canale. Abbiamo voluto organizzare una demo live perché nel momento in cui i rivenditori vedono come funzionano le nuove tecnologie, le barriere – di conseguenza – si abbassano. Non a caso, in una fase in cui abbiamo la necessità di accelerare l’adozione di queste soluzioni, vogliamo combinare nella formazione la presenza sia di eventi “diffusi” che di appuntamenti locali, che permettano di toccare con mano le soluzioni», evidenzia Bosio.

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