2020 IBM Ecosystem Summit

IBM ai partner: dall’ecosistema il coraggio di cambiare, insieme, per affrontare le sfide di domani

2020 IBM Ecosystem Summit è il primo evento “ibrido” organizzato da IBM, tra virtuale e presenza, per ribadire l’importanza di affrontare insieme le sfide del mercato e mostrare che chi ha il coraggio di cambiare trova nuove opportunità di business

Pubblicato il 19 Ott 2020

Loris Frezzato

Fabrizi Saltalippi, Director of IBM Partner Ecosystem Italy

Il valore dell’ecosistema, le eccellenze che ne emergono e gli inviti a una collaborazione reciproca per affrontare le sfide attuali e future offerte dalle nuove esigenze dei clienti e dalle nuove tecnologie che stimolano la trasformazione digitale. Temi che IBM ha trattato in occasione del proprio 2020 IBM Ecosystem Summit, dimostrando di poter coinvolgere attivamente i propri Business Partner, a cui era dedicato, anche in periodo di emergenza Covid, con il primo evento “ibrido”. Ibrido fra presenza e virtuale, con 40  partner che hanno potuto assistere fisicamente a Roma, nella cornice di Villa Miani, agli interventi che si sono susseguiti sul palco, mentre altri 400 circa l’hanno seguita in streaming.

Adattarsi e cavalcare i cambiamenti

Un evento fortemente voluto da Fabrizi Saltalippi, Director of IBM Partner Ecosystem Italy, a ribadire il fatto che il sostegno di IBM ai partner e la fiducia nel modello di ecosistema rimane e si rafforza anche e soprattutto nei momenti “atipici” come quelli che stiamo tutti vivendo in questo periodo: «Il Covid ha portato in tutti noi grandi cambiamenti e necessità di adattarsi – ha esordito -, ma il valore della partnership tra IBM e il suo ecosistema di Business Partner non è certo cambiato: fiducia, sostegno reciproco e una visione comune rimangono i capisaldi di una relazione che da tempo si dimostra vincente. Una partnership che ha senso solo se ci si fida uno dell’altro, dove ognuna delle parti interviene a supporto reciproco e con ben chiari per tutti l’obiettivo da raggiungere con una strategia e visione comune, che ci guidi nel breve e medio termine».

Hybrid Cloud e AI, le piattaforme IBM su cui costruire il valore dei partner

I driver su cui IBM ha deciso di puntare per il futuro sono quelli dell’Hybrid Cloud e dell’Intelligenza Artificiale, temi che stanno sempre più mostrando la concretezza dei vantaggi in ambito aziendale. IBM ci mette la tecnologia, la ricerca, le strategie a supporto «ma la loro traduzione nei linguaggi del business è destinata ai partner, che hanno la conoscenza dei processi e delle dinamiche dei vari settori d’industria e la vicinanza sul territorio, e questo è quello che crea il vero valore sul mercato».

Stessi concetti ribaditi con decisione anche da Diego Segre, Vice President IBM Partner Ecosystem EMEA, collegato in video da Madrid, impossibilitato dalle misure sanitarie a partecipare personalmente all’evento italiano. «Nel mondo Hybrid e dell’Artificial Intelligence – ha dichiarato -, ci poniamo come platform company. Approcciamo, infatti, questi temi in maniera modulare, mettendo a disposizione delle componenti, che possono essere completate dai partner con altre tecnologie o con i loro applicativi, lasciando così la possibilità a ognuno di aggiungerci valore e proporlo ai propri clienti». Fornendo supporto, oltre che tecnologia.

Diego Segre, Vice President IBM Partner Ecosystem EMEA
Diego Segre, Vice President IBM Partner Ecosystem EMEA

Supporto e collaborazione che Segre schematizza in tre principali pillar:

  • Espandere le opportunità di business transazionale sul portfolio d’offerta tradizionale, che rimane una fonte di business estremamente importante e profittevole, potenziando tool e processi a sostegno dei partner.
  • Lavorare sulla modernizzazione dei workspace, in modo da agevolare e velocizzare la transizione dei clienti verso ambienti cloud e ibridi e potere quindi godere delle nuove opportunità offerte dall’AI e dall’apertura verso nuovi mercati.
  • Accelerare l’adozione di modelli a consumo, per attivare nuovi flussi e fonti di business.

«Dobbiamo lavorare insieme per una creazione congiunta di soluzioni innovative per i clienti, accelerare la loro trasformazione cloud e aumentare la collaborazione attraverso lo scambio di feedback – aggiunge Segre -. L’invito è a sfruttate tutte le opportunità che la nostra piattaforma offre, il che è possibile adottando modelli di business di nuova generazione e migliorando continuamente i propri skill. Noi siamo pronti a ricevere e considerare attentamente tutti i continui feedback che ci vorrete dare in ogni fase della vostra evoluzione».

Le leve per risalire dalla crisi economica

Evoluzione e cambiamenti necessari. Mai come in questo periodo, in cui i cambiamenti sono imposti dalla situazione di difficoltà economica mondiale a seguito della pandemia, e che richiedono una risposta vigorosa, innovativa, veloce, per la risalita. Per la quale, fondamentale ingrediente è rappresentato anche dalla fiducia e considerazione delle proprie capacità.

Il messaggio arriva da Valerio De Molli, Managing Partner e CEO The European House – Ambrosetti, che è intervenuto all’evento per i Business Partner IBM illustrando un quadro generale dell’impatto dell’emergenza Covid sullo scenario italiano.

2020 ibm ecosystem summit

«Dal punto di vista sanitario, il nostro Paese, che all’inizio della pandemia era additato come inadeguato a contenere la diffusione del virus, maglia nera e in testa nella classifica delle nazioni per il numero dei morti, a distanza di mesi si colloca al 17mo posto – ha affermato –. E oggi nel confronto con le situazioni disastrose di altri paesi, anche limitrofi, sta mostrando la bontà delle misure di contenimento adottate».

Una situazione che ben presto si è, come era fin da subito evidente, tradotta in una emergenza sociale ed economica, con previsioni di calo del PIL mondiale del 4,9% per il 2020, e che per l’Italia arriva addirittura al -10,8%, con cali impressionanti nei consumi, livelli record di cassa integrazione e di aumento delle condizioni di povertà. Da qui, le azioni riparatorie a sostegno dell’economia, che contano 10 trilioni di dollari a livello mondo, e di 2,5 trilioni per la sola Europa, una parte dei quali andranno all’Italia.

Aiutare il “rimbalzo” previsto con innovazione e investimenti

«Una crisi dalla quale, per l’Italia, ci si attende un poderoso rimbalzo del +6,3% nel 2021 – prosegue De Molli – e alcuni segnali già si iniziano a vedere, da più settori industriali e, in particolar modo, da parte delle PMI. Ma, stante la situazione, le misure e le strategie attuali, bisognerebbe aspettare il 2040 per ritornare alle condizioni di PIL pre-covid».

È quindi necessario innescare leve importanti di investimenti e consumi per poter crescere. Anche se l’Italia ha dei punti a favore rispetto ad altri, che sarebbe il caso di sfruttare. Abbiamo una fortissima base manifatturiera, eccellenze riconosciute in ambito della ricerca e della medicina come anche siamo messi molto bene nel rapporto deficit/PIL, con una alta ricchezza netta in relazione al reddito disponibile e siamo tra i meno indebitati al mondo.

Ma le imprese devono metterci del proprio: attivare logiche di ecosistema, visto che non si può più vincere da soli; focalizzarsi fortemente nella stragegia da seguire e pensare a una sostenibilità del proprio business che sia a lungo termine. E giocare più in attacco che in difesa, lavorando per elevare la propria considerazione. «All’estero, infatti, hanno una considerazione maggiore dell’Italia di quanto abbiamo noi stessi. Puntiamo al gioco di squadra per risalire dai momenti di crisi e contare sull’aiuto di tecnologia e innovazione, e del digitale e porre attenzione agli strumenti abilitanti l’economia, tra smartworking, e-commerce, pagamenti digitali e digitalizzazione delle imprese» conclude De Molli.

Innovare si può: lo dimostrano i Business Partner

Percorsi che alcuni Business Partner IBM hanno già intrapreso, e in tempi in cui di Covid non si parlava nemmeno. Diversi, infatti, i progetti di innovazione, trasformazione e di eccellenza tecnologica che IBM ha voluto portare sul palco, a esempio di come i diversi concetti sottolineati da Saltalippi e da Segre possano davvero concretizzarsi in casi di successo basati su tecnologie che non appartengono al futuro, ma sono tangibilmente attuabili oggi stesso.

Come PatchAI, che ha portato la logica della trasformazione digitale nella Sanità con una soluzione di clinical trial innovation grazie a un assistente virtuale empatico che colloquia con i pazienti coinvolti in studi clinici (vedi qui i dettagli del progetto), o come Plurimedia, che ha sviluppato PluriDesk, una web app sviluppata su tecnologia IBM Cloud, che consente la prenotazione e l’assegnamento degli spazi lavorativi secondo i criteri anti Covid della distanza di sicurezza dei dipendenti (vedi qui i dettagli del progetto).

Sul palco si sono poi susseguiti Nodes, che attraverso l’impiego di IBM Watson Studio ha aiutato un grosso produttore di componenti per aerei a ottimizzare la linea di produzione individuandone e risolvendo le criticità nella linea di produzione, con notevole risparmio in costi e tempi (vedi qui i dettagli del progetto).

A seguire, SDG Group, che ha sfruttato la tecnologia IBM Cplex per la realizzazione di una soluzione di Crew Scheduling e Manufacturing Planning applicata alla produzione farmaceutica, consentendo l’avvio di nuove linee produttive con alto profitto (vedi qui i dettagli del progetto), o ITS.:.B2B che ha sviluppato un chatbot cognitivo evoluto basato su tecnologie IBM in grado di profilare i clienti per un acquisto personalizzato (vedi qui i dettagli del progetto).

O, ancora, i casi di Apio e di Analytics Network, entrambi del network di Var Group: il primo ha realizzato una soluzione per la tracciabilità delle carni per Colli del Garda Gourmet attraverso la piattaforma blockchain IBM Food Trust, mentre il secondo ha fornito la soluzione migliore a un importante player mondiale per rivoluzionare i processi di R&D (vedi qui i dettagli dei progetti).

Fiducia in se stessi e nel lavoro di squadra

Un messaggio che IBM ha voluto fosse ribadito ed esemplificato dall’esperienza vissuta e direttamente raccontata da Jack Santini, ex campione di Volley e oggi head of Randstad Sport che all’apice della carriera ha dovuto ripensare bruscamente al proprio futuro dopo una diagnosi di malattia che lasciava ben poco sperare in una guarigione. La fortuna certamente, associata alla tenacia personale e alla fiducia nel lavoro del team di medici che l’hanno curato, l’hanno portato a superare questa grave crisi, a guarire perfettamente, a rimettersi in gioco ai primi livelli del Volley e a ripensare a un futuro fino ad allora mai considerato: essere oggi consulente per la formazione e motivazione del personale per le aziende.

Jack Santini, ex campione di Volley e oggi head of Randstad Sport
Jack Santini, ex campione di Volley e oggi head of Randstad Sport

«Tutte storie di talento, di adattamento e di capacità di rimettersi in gioco e trasformare la propria vita, il proprio business – fa il punto Saltalippi -. Stiamo vivendo una fase di grande evoluzione in cui le cose cambiano a grande velocità. Il mondo dell’era industriale ormai non esiste più e velocemente siamo stati catapultati nell’era dell’Hyper Multi-cloud. Il mondo, e non solo l’infrastruttura, oggi è sempre più ibrido».

Una confederazione di competenze per un mondo iperspecializzato

Prima si aveva una segmentazione tra le aziende, tra chi si occupava di sviluppo, chi faceva consulenza, o chi si occupava di servizi o di rivendita. Ognuno chiuso nel suo mondo senza comunicare con gli altri nel timore di perdere business. Oggi i clienti sono evoluti, dall’e-commerce in poi si è imposto un certo movimento nei ruoli, portando a una realtà ben più complessa che in passato, che difficilmente un unico soggetto può gestire.

«Il fatto è che i nuovi modelli necessitano di nuove competenze per essere adottati, competenze specifiche e numerose che nessuno potrà riuscire ad averle al proprio interno. C’è bisogno di confederare le competenze, per mettere a fattor comune le diverse specializzazioni all’interno di un ecosistema» conclude Saltalippi, che annuncia l’impegno di IBM a voler fare la sua parte dando appuntamento, la prossima primavera, all’IBM Technology Day, un evento in cui mostrerà cosa sta sviluppando per il futuro, in modo che i propri Business Partner siano allineati e consapevoli, pronti ad affrontare, insieme, le sfide di domani.
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