Ha oltre trent’anni anni di esperienza, ma nasce nel pieno dell’era della digital transformation e parte con il piede sull’acceleratore per dare alle aziende risposte concrete alle revisioni di processo necessarie per affrontare l’innovazione. Stiamo parlando di impresoft, software house rigorosamente Made in Italy, nata nel 2018 come una startup… che la sa lunga. Il fondatore è infatti Antonello Morina, uno dei protagonisti assoluti della storia del software italiano per le imprese, che agli inizi degli anni 80 ha rivoluzionato il modo di lavorare delle aziende con la sua ESA Software e che torna oggi a riproporre la sua vision in un mercato del tutto diverso rispetto a quello del passato, ma le cui esigenze, in fin dei conti, sembrano non essere poi così differenti da allora.
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Un po’ di storia del software Made in Italy
Molto simile a quello di ESA Software è anche lo spirito con cui impresoft intende affrontare il mercato oggi, per capire il quale è utile ripercorrere brevemente l’esperienza personale del suo Presidente e CEO, il cui approccio e percorso con la tecnologia è andato in parallelo con la nascita e l’evoluzione dell’informatica nel nostro Paese: «La microinformatica, in particolare, era ai primi albori e il suo avvento ha segnato una vera e propria rivoluzione nell’ambito business, avvicinando anche le aziende italiane al digitale – ricorda Morina -. Il contesto storico ed economico era, quindi, favorevole per la creazione di ESA Software, una software house inizialmente rivolta alle medie imprese e, con la successiva diffusione della microinformatica, anche alle PMI. Un approccio dirompente per l’epoca, in cui la contabilità veniva svolta da macchine elettrocontabili, mentre al mainframe era destinata la gestione di progetti lunghi, delicati e costosi, alla portata quindi delle sole aziende di medie e grandi dimensioni».
Parallelamente si stavano diffondendo i minicomputer, su cui Morina ha basato il proprio software per le aziende e iniziato a lavorare su pacchetti specifici per la contabilità e vendite, fino a realizzare il proprio, primo, gestionale Spiga, disponibile per più ambienti e che poi è evoluto in ESA Software, diffusissimo negli anni del software Made in Italy. Un grande successo grazie alle tecnologie e le formule commerciali, innovative fino ad anticipare i tempi, adottando in momenti ancora non sospetti un linguaggio a finestre, che ha avuto un’esplosione non appena Windows, nel ’95, si è diffuso universalmente, rendendo Esatto, il gestionale di ESA, alla portata delle piccole e medie imprese italiane, seguite da una rete capillare di partner.
impresoft, una startup con un mercato già attivo
Una storia di innovazione e di presidio di un mercato che è durata fino al 2008, anno in cui ESA Software è stata venduta.
Ed ecco che una decina d’anni dopo Morina torna con forza a far sentire la sua voce sul mercato italiano del software gestionale fondando, nel 2018, impresoft, nata dall’aggregazione di Harvard Group, Mayking, Siseco e BrainWare.
«L’obiettivo alla base della creazione di impresoft – spiega Morina – è di aggregare delle competenze per affrontare fin da subito un mercato con evolute esigenze di innovazione attraverso una rete commerciale pronta e un team di sistemisti già rodati, che ci consenta di competere partendo già da un parco clienti acquisito per poi evolvere nel tempo per linee interne ed esterne. C’è infatti più di uno spazio da riempire nel mercato italiano attuale. L’ERP ha vissuto una crisi per certi versi parallela a quella sofferta dalle imprese italiane. E le aziende sopravvissute ora necessitano di una spinta all’innovazione, per riuscire a competere meglio su panorami che sono sempre più internazionali. C’è ancora molto made in Italy da difendere e da sostenere con strumenti adeguati. Ma ci sono ancora troppi ambienti che non sono integrati tra loro, e che richiedono una riorganizzazione dei flussi con una marcata competenza nei settori verticali».
La mission di impresoft: fare crescere le aziende clienti
Aiutare le aziende, oggi, significa infatti aiutarle sul fronte organizzativo, e fornire loro degli strumenti capaci di sorreggere la parte più strategica, in modo da far risparmiare tempo e risorse, oggi dedicate al quotidiano e alla gestione ordinaria. L’idea di ESA Software era di fornire alle aziende strumenti di crescita e alla fine, oggi l’obiettivo non è poi cambiato così tanto.
«Siamo in un nuovo mondo, dove il cloud certamente rappresenta un aspetto tecnologico, ma non va a cambiare gli obiettivi delle aziende – riflette Morina -. Molte di loro, infatti, continuano a usare tecnologie sorpassate, quando ognuno dei loro dipendenti ha in mano smartphone evoluti e potenti. La tecnologia è certamente una spinta, che abilita soluzioni innovative, ma queste devono essere disegnate partendo dal modello organizzativo interno dell’azienda stessa, che a volte ha bisogno di essere rivisto e supportato. Per questo serve avere un ventaglio di soluzioni dipartimentali, con alte competenze per ogni ambito, ma essere poi capaci di riunirle intorno a un ERP, mettendo i dati e la loro gestione al centro e basandosi su concetti di analisi predittive attivate dal machine learning, adatti nel controllo di gestione o all’analisi delle performance, oppure nell’ambito della produzione o del CRM».
Esperienza e innovazione alla base di impresoft
Attualmente impresoft si compone di oltre 100 persone, un numero in continua crescita e che si fa forte della grande esperienza e conoscenza del mercato non solo di Morina e di Rossano Ziveri che, dopo anni nel top management di Microsoft, ha ora in impresoft il ruolo di Chief Operating Officer e si occupa anche degli aspetti del marketing del software gestionale per le PMI, ma anche di Nicola Ciniero, in qualità di Business Advisor, forte della sua nota esperienza ai vertici di IBM e prima ancora di Compaq. Un mix di persone esperte e di giovani talenti, in un’azienda che vanta già oltre 1.500 clienti e che affronta con un modello di go to market misto, associando la vendita diretta con l’indiretta, in modo di coprire il mercato nella maniera più veloce ed efficace possibile.
Un canale di partner per impresoft
impresoft sta, infatti, creando un proprio canale di partner, per il quale sono da poco partite le attività di recruiting. Non solo rivenditori, ma anche figure che siano in grado di dare consulenza di business ai propri clienti e che conoscano gli ambiti verticali a cui si rivolgono.
Una crescita che, come anticipava il CEO, avverrà anche per linee esterne, con particolare interesse a sviluppare l’offerta soprattutto in direzione CRM, BI e MES (Manufacturing Execution System), per affrontare il tema dell’Industria 4.0.
«Abbiamo forti aspettative di crescita e in tempi rapidi. Se una trentina di anni fa si guidava il mercato anticipandolo e si cresceva insieme, oggi impresoft arriva in un mercato già esistente che ha bisogno di essere affrontato in maniera velocissima e flessibile. I piani di sviluppo sono sfidanti: ci attendiamo, infatti, una impresoft che in capo a pochi anni arrivi ai 100 milioni di euro. E i primi dati ci confermano che l’obiettivo è possibile» conclude Morina.