Nuove strategie e obiettivi

«Integrati e al servizio dei mercati in evoluzione, vi raccontiamo One Hitachi»

In un mondo dove l’IT è sempre più importante anche per settori “tradizionali” e in grandissima evoluzione, il gruppo giapponese vuole fare la sua parte, anche con alcuni importanti cambiamenti nella propria organizzazione del go to market. Annunciato anche il nuovo country manager italiano. La cabina di regia va a Walter Simonelli

Pubblicato il 15 Giu 2014

Marco Maria Lorusso

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Dario Pardi, HDS

Come ha raccontato Dario Pardi, vice president Emea global markets e presidente di HDS Italia, voce pacata ma ferma e grandissma esperienza sul mercato, la formula è quella di One Hitachi: ovvero, se un tempo al colosso dell’elettronica facevano capo circa 1.000 aziende su scala globale, ora questo numero si è significativamente ridotto (500/600) e in futuro si andrà ancora avanti su questa strada, che dovrebbe produrre delle ricadute economiche significative. Il brand HDS diventerà sempre di più il collante di molte iniziative in ambito social innovation, che rappresenta il cuore della strategia di Hitachi. Il gruppo nipponico sta infatti cercando di essere protagonista di tutti quei settori (medicale, traffico, security, finanziario, energia, ferrovie, settore pubblico, distribuzione, ecc) che in questi anni stanno cambiando pelle grazie a massicce dosi di connettività, cloud e big data.

Mercati dove normalmente dominano attori di grandi dimensioni, come le utility del settore energetico: “Questi grandi clienti, ormai, sanno già dove andare in termini di soluzioni, il vero valore aggiunto sta nell’integrare diversi tipi di soluzioni”, ha spiegato Pardi. Come ha aggiunto Walter Simonelli (che dopo alcuni mesi di interim è stato ufficializzato come amministratore delegato di HDS Italia), “Anche se il mercato storage e server si sta stabilizzando e non c’è più l’emorragia degli anni passati, HDS punta anche a elaborare progetti di integrazione e convergenza applicativa e gestione dei contenuti. Stiamo perciò lavorando nel mercato healthcare, nel settore media and entartneiment e, in modo particolare, nell’oil and gas”.

Walter Simonelli, HDS

Ad esempio, in Italia HDS di recente ha fornito una soluzione chiavi in mano per il parco scientifico triestino Area Science Park, che ha consentito da subito un sensibile miglioramento dei tempi di risposta sugli applicativi e sulla creazione delle varie immagini in ambiente VMware. Una strategia che sembra pagare, tanto che l’attesa per quest’anno è di un incremento del 14% del fatturato di Hitachi Italia. La scelta impone anche una revisione del modello di vendita: circa l’80% delle risorse di HDS (in termini di personale e management) sono destinate alla cura dei 100 clienti “top”, dunque ancora più importanti rispetto al passato, con il supporto di global system integrator (una novità per Hitachi), system integrator e Vad.

I responsabili di Hitachi hanno comunque ribadito l’importanza di avere un canale distribuito capillarmente sul territorio, così da non perdere di vista i clienti più piccoli. Altro cardine della strategia è la collaborazione con nomi del calibro di Microsoft, Sap e VMware: anche gli ultimi prodotti Hitachi, Svos (Hitachi virtualisation operating System) e VSP (Virtual storage Platform) G1000, sono certificati per collaborare con gli strumenti e gli ecosistemi di questi partner.

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