Go to market

NetApp: «Su cloud e Big Data il canale è decisivo. Per i partner ora contratti più flessibili»

Continua a tutta velocità il piano triennale lanciato nel 2012 dalla filiale italiana della multinazionale americana, per attrarre investimenti e risorse nel nostro Paese. Un piano che ha permesso a Bruna Bottesi, numero uno di NetApp nel nostro Paese, di potenziare il presidio sul territorio e di rilanciare una strategia di go to market che vede proprio nel canale indiretto la chiave di volta per cavalcare trend epocali come Cloud e Big Data

Pubblicato il 28 Dic 2013

Marco Maria Lorusso

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Risorse addizionali su Roma e Milano, una crescita importante nel corso del 2013 e alleanze molto importanti soprattutto in un mercato chiave come il mondo enterprise. Chiara e diretta come sempre, da quando nel 2012 ha assunto la guida di NetApp in Italia, Bruna Bottesi si è fatta carico in prima persona di lanciare un decisivo piano triennale volto ad attrarre investimenti nel nostro Paese e ad affermare al meglio il brand di NetApp in ambiti chiave come il mercato enterprise.

«Il piano procede a grande velocità – racconta la manager – siamo riusciti ad ottenere più risorse e maggiori investimenti che ci permetteranno ora di presidiare con maggiore precisione il territorio. Allo stesso tempo stiamo portando avanti un piano di comunicazione e confronto molto importante con clienti e partner. Abbiamo incontrato direttamente i nostri clienti più grandi, li abbiamo messi in comunicazione anche direttamente con la casa madre per mostrare in maniera concreta la forza delle nostre idee e la concretezza della nostra roadmap. Anche in un momento complesso come questo infatti lo storage è un mercato che sta dando buoni segnali di vitalità proprio per l’importanza che oggi una gestione innovativa delle informazioni ha per aziende di ogni forma e dimensione».

Uno storage che è chiamato però a fare un salto deciso in avanti sia a livello tecnologico sia a livello di cultura da trasferire sul territorio. «Non si tratta più di raccogliere e conservare le informazioni – racconta infatti Bruna Bottesi – oggi la sfida vera è renderle sicure e allo stesso tempo disponibili in ambienti sempre più eterogenei, diversificati, cloud privati, pubblici. Ambienti chiamati a integrarsi in maniera sempre più spinta con la parte mobile, i social networks e i big data…». Una sfida decisiva che la multinazionale americana ha deciso di tempo di affrontare attraverso una strada molto precisa, «parlare di storage oggi non è possibile riferendosi solo alla componente hardware – racconta ancora Bruna Bottesi -, NetApp ha da tempo un’offerta hardware e software integrata che vede nel suo sistema operativo Data ONTAP il suo cuore pulsante. Un’offerta software che rappresenta la chiave di volta per portare sul mercato il nostro valore aggiunto rispetto ai competitor soprattutto in ambito enterprise. Attraverso la proposta di un unico sistema operativo puntiamo infatti a permettere di semplificare la gestione dello storage in azienda e di facilitare la delicata integrazione tra ambienti cloud privati e pubblici. Un’integrazione che vede proprio nella gestione delle informazioni critiche la sua componente decisiva. Fare tutto questo con un software che ti garantisce continuità operativa, sicurezza e scalabilità credo sia un tema davvero importante». Un tema il cui svolgimento viene affidato da NetApp, come sempre, soprattutto alla squadra dei partner di canale sul territorio.

«Una squadra su cui puntiamo come sempre moltissimo – spiega la manager – e che sappiamo essere oggi di fronte a sfide epocali come il graduale e inesorabile passaggio dalla rivendita pura di prodotti alla fornitura di servizi di varia tipologia e livello. Virtualizzazione, Big Data e cloud computing stanno cambiando infatti i connotati delle infrsatrutture IT dei clienti finali ma anche e soprattutto il modello di business di tutti gli operatori della filiera IT. Un passaggio che abbiamo deciso di facilitare e rendere più semplice sviluppando un contratto unico, che a seconda del livello di maturità raggiunto permette ad un partner di imboccare e seguire con immediatezza la propri strada migliore, accedendo a diversi benefici aziendali. L’obiettivo è proprio quello di fare evolvere in maniera coerente tutti i canali, soprattutto quelli meno maturi».

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