Ingegnerizzare soluzioni innovative in ambito Data Center, abbracciando le tecnologie più all’avanguardia: questa è la missione di Quanture. La società, nata nel 2010, lo scorso anno ha fatturato 8,2 milioni di euro servendo aziende del proprio territorio, l’Emilia-Romagna, e principalmente realtà del comparto manifatturiero e del distretto della ceramica.
“Gli obiettivi per il 2020 – ha dichiarato Simone Ponzoni, CEO di Quanture – sono di raggiungere i 10 milioni di euro di fatturato e sviluppare nuove soluzioni verticali in ambito datacenter e cloud. Il rallentamento portato dall’emergenza sanitaria si fa sentire, ma stiamo lavorando al massimo per riuscire a centrare i target e, nonostante il periodo, le aziende emiliano-romagnole si stanno dimostrando solide e attive, apprezzando la forte focalizzazione di Quanture sull’innovazione e sulle competenze che mette in campo”.
Proprio per raggiungere tali obiettivi, il rafforzamento della partnership con HPE rappresenta un punto di forza sul quale scommettere e investire.
“Nel corso di questi anni di partnership – ha affermato Paola Rigoldi, Channel & Alliance Sales Manager di Hewlett Packard Enterprise Italiana – abbiamo potuto apprezzare le competenze di Quanture e stiamo lavorando molto bene con loro; la recente adesione al nostro programma HPE Innovation Lab Next consolida ulteriormente questa collaborazione”.
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Quanture nell’ecosistema HPE Innovation Lab Next
Il programma HPE Innovation Lab, pensato anni fa per creare laboratori tecnologici da mettere a disposizione sul territorio, quali veri e propri punti di riferimento per i clienti per testare e sperimentare soluzioni innovative, è stato rilanciato nel 2019 con la versione HPE Innovation Lab Next. Con questo programma l’obiettivo del vendor è quello di costruire un ecosistema con alcuni dei suoi partner di eccellenza, per combinare le competenze specifiche da loro sviluppate sulle tecnologie HPE e presentarsi in maniera congiunta sul mercato.
“Il programma – ha dichiarato Rigoldi – nonostante la situazione eccezionale di questi mesi, sta funzionando molto bene; anzi nel Q2 [ndr. che per HPE ha coinciso con il periodo di lockdown italiano], abbiamo realizzato un +25% delle attività rispetto allo stesso periodo del 2019”.
Quanture ha aderito al programma all’inizio del 2020, con focalizzazione sulle proprie soluzioni in ambito Hybrid IT & Cloud, Security e Smart working & VDI, IT a consumo, Data management & protection, Data analytics, Data center automation, Managed services.
In tutti questi contesti le due società stanno collaborando per sviluppare progetti innovativi presso i clienti e per promuovere iniziative finalizzate a sensibilizzare le aziende sui più recenti trend tecnologici; l’approccio è quello di indicare modelli di adozione, spiegando e dando dimostrazioni di quali vantaggi derivino dalla loro applicazione.
Nel contesto del programma HPE InnoLab Next, che si propone di portare l’innovazione alle aziende con metodi e approcci originali e unici nel mercato, Quanture ha promosso diverse iniziative, molte delle quali disegnate appositamente con queste finalità.
“VDI…cotto e mangiato”: far toccare con mano la tecnologia agli utenti finali
Un bell’esempio delle attività proposte all’interno del Programma HPE Innovation Lab Next è l’evento di metà luglio dal titolo “VDI…cotto e mangiato”: un live show con degustazione dedicato alla costruzione di una postazione di lavoro virtuale, in cui gli specialisti di Quanture affronteranno in maniera concreta e “tech oriented” gli attualissimi temi di Smart Working e VDI.
Il 16 luglio alle 11, gli esperti di Quanture accompagneranno in diretta manager, imprenditori, responsabili IT attraverso una proposta innovativa su come organizzare la loro ripartenza, illustrando “la ricetta” di come preparare una postazione di lavoro remota sicura, che garantisca elevate performance e business continuity.
“Appuntamenti di questo tipo – ha concluso Rigoldi – rappresentano pienamente lo spirito innovativo che contraddistingue le attività del programma HPE InnoLab Next: si tratta di un momento prezioso, pensato da Quanture, a cui stiamo lavorando insieme con entusiasmo per trasferire contenuti tecnici e competenze, ma allo stesso tempo è un’occasione per vivere un nuovo modo di spiegare la tecnologia e farla toccare con mano”.
Le principali novità HPE Discover e le iniziative HPE Financial Services per rilanciare gli investimenti
In occasione dell’evento HPE Discover Virtual del giugno scorso, HPE ha presentato all’intero ecosistema di partner e clienti mondiali la sua proposizione “as a service” e tutte le iniziative pensate per promuovere il business dei propri partner e aiutarli a diffondere cultura sul mercato, anche attraverso programmi di enablement innovativi.
Nello specifico, sono stati annunciati nuovi servizi cloud HPE GreenLake che è possibile attivare in soli 14 giorni dal momento dell’ordine, servizi che sono basati su elementi pre-integrati e disponibili in configurazioni Small, Medium e Large poi velocemente scalabili.
È stato inoltre fornito un catalogo, disponibile sulla piattaforma HPE GreenLake Central, che include servizi cloud per container, protezione dati, networking e virtual machine, storage, calcolo.
“Un tema particolarmente caro ad HPE è la formazione – ha specificato Rigoldi – e a questo proposito durante HPE Discover sono stati annunciati miglioramenti per tutti i programmi di formazione per i nostri partner, che avranno a disposizione gli stessi contenuti che sono destinati ai professionals HPE”.
A tutto questo si aggiungono i 2 miliardi di dollari stanziati da HPE per iniziative di finanziamenti e dilazionamento dei pagamenti, che sono declinate a livello locale da HPE Financial Services e che attraverso i Partner di canale HPE supportano la forte esigenza di flessibilità finanziaria di cui i clienti hanno bisogno per una ripartenza rapida e in sicurezza.
Si tratta di skill e opportunità che Quanture, quale partner HPE, porterà sul mercato locale promuovendo innovazione digitale.
Un esempio tra tutti l’attualissimo tema dello Smart Working e VDI, che in questo particolare periodo vede impegnate le aziende italiane a ripensare le proprie modalità di lavoro e produzione e inevitabilmente a rinnovare o riprogettare l’infrastruttura tecnologica a supporto di soluzioni e applicazioni, proprio a partire dai data center.