STRATEGIE

Infrastrutture di cablaggio di alta qualità: Rosenberger OSI vuole espandersi in Italia (tramite partner)

Rosenberger OSI è un produttore europeo di infrastrutture innovative di cablaggio in fibra ottica (l’acronico OSI sta per Optical Solutions & Infrastructure), una realtà che intende espandersi in Italia puntando a servire aziende e provider che hanno un Data Center che deve rispondere ad esigenze di affidabilità e sicurezza

Pubblicato il 30 Lug 2018

Nicoletta Boldrini

Paolo Parabelli, Sales Manager Italia di Rosenberger OSI

Rosenberger OSI non è un nome nuovo nel panorama dell’IT ma forse non tutti conoscono a fondo questa realtà che sviluppa infrastrutture di cablaggio in fibra ottica e in rame e soluzioni di servizio per Datacom, Telecom e Industrial fin dal 1991. Parliamo di una realtà che impiega circa 600 persone in Europa e fa parte del gruppo Rosenberger (attivo a livello mondiale dal 1998), oggi riconosciuto uno dei leader di soluzioni di connessione ad alta frequenza, alta tensione e fibra ottica con sede in Germania.

Il go-to-market (indiretto) di Rosenberger OSI

Rosenberger OSI arriva al cliente esclusivamente tramite distribuzione: «In Italia ci sono due distributori, la Coel a Milano e la BB Tech Group di Bergamo. La distribuzione avviene su tutto il territorio nazionale», è quanto ci dice Paolo Parabelli, Sales Manager Italia di Rosenberger OSI che, in Italia, ha il compito di fare scouting e ingaggio sulle aziende clienti (anche se poi, come accennato, il modello di go-to-market è totalmente indiretto e passa attraverso i canali di distribuzione).

Paolo Parabelli, Sales Manager Italia di Rosenberger OSI

La distribuzione, dunque, ha un ruolo determinante per far arrivare le soluzioni alle aziende ma, ci tiene a sottolineare Parabelli, «la rete di distributori si sta modellando sulla base di specifiche esigenze: serve la massima capillarità verso la filiera che ha poi il campito di “scaricare a terra” il valore di soluzione come lo nostre, vale a dire system integrator e aziende che lavorano nel campo elettrico/elettronico come installatori, progettisti, impiantisti».

«Parlare di infrastrutture di cablaggio può sembrare “old style” ma oggi più che mai l’attenzione a queste soluzioni dev’essere massima per le aziende», è la riflessione che invita a fare Parabelli. «Un’infrastruttura di rete oggi deve essere in grado di tenere il passo con il ritmo delle nuove tecnologie e la crescita del traffico e delle interconnessioni. Non guasta poi se assicura anche una sostanziale riduzione dei costi operativi grazie all’ottimizzazione degli spazi».

Cloud computing e 5G stanno decisamente accelerando l’evoluzione e l’espansione dei data center, soprattutto quelli delle aziende del mondo Telco e dei Service Provider ma, se rimaniamo all’interno dei Data Center aziendali, sono tecnologie come IoT, Big Data e Intelligenza Artificiale, nonché fenomeni evolutivi come quelli dell’Industry 4.0, a “mettere sotto pressione” il traffico dei dati che transita nel Data Center.

Ed è come risposta a queste criticità che Rosenberger OSI intende rafforzare il proprio posizionamento in Italia.

Rosenberger OSI punta alla qualità del cablaggio nei Data Center

A conferma della strategia di posizionamento dell’azienda è arrivato poche settimana fa l’annuncio di PreCONNECT, l’ultima soluzione della famiglia PURE grazie alla quale si hanno prestazioni elevate nella velocità di trasmissione grazie ad interfacce di accoppiamento preassemblate.

PreCONNECT PURE si colloca all’interno dell’offerta di infrastrutture per i cablaggi IT di fascia alta e, fa sapere l’azienda, rappresenta una svolta nell’ambito dei cablaggi perché elimina due critici fattori di incertezza che solitamente hanno un impatto critico sulle prestazioni complessive:

1) la contaminazione delle fibre ottiche;

2) il budget di attenuazione reale.

Secondo alcuni studi interni di Rosenberger OSI, circa il 50% di tutti gli errori di rete provengono da problemi di cablaggio. Contaminazioni dei connettori ottici, procedure errate di installazione o addirittura danni durante il patching sono i principali responsabili.

Il connettore MTP risponde in modo molto sensibile all’inserimento e garantisce una bassa attenuazione agli errori grazie alla sua geometria frontale e all’assenza di contaminazioni sulle ferule delle fibre, fa sapere l’azienda che però aggiunge (e avverte): “le nuove soluzioni possono essere installate e manutenute solo da personale addestrato e certificato da Rosenberger OSI per garantire l’alta qualità dei valori specificati”.

Un messaggio che non può passare inosservato per i partner e per chi intende certificarsi per poter offrire servizi e assistenza ad infrastrutture di cablaggio di alta qualità come quelle che rappresentano la punta di diamante della proposta Rosenberger OSI.

Il più grande nodo Internet italiano sceglie Rosenberger OSI

Recentissimo infine l’annuncio con il quale si rende noto che Milan Internet Exchange (MIX) ha scelto di affidarsi alle tecnologie targate Rosenberger OSI.

MIX è il più importante Internet Exchange in Italia e tra i leader europei in termini di traffico dati; è il punto di interconnessione in cui gli operatori Internet (ISP, operatori, provider di contenuti e hosting) si connettono per un efficiente scambio di traffico di dati.

“MIX garantisce sicurezza e ridondanza ai dispositivi degli operatori ospitati nei suoi data center. Una struttura con questo scopo deve mantenere la massima qualità e una tecnologia all’avanguardia e deve disporre dei provider più affidabili in termini di velocità di installazione, manutenzione e assistenza”, si legge nella nota aziendale.

«In Italia il tema delle infrastrutture di cablaggio deve ancora superare molti scogli culturali che vanno dall’effettivo riconoscimento del valore di certe soluzioni di qualità al prezzo per poterle avere», è il commento finale di Parabelli. «Casi come quello di MIX rappresentano non solo un’ottima referenza commerciale ma anche un modello di riferimento culturale: per poter affrontare adeguatamente le sfide imposte dalle future tendenze tecnologiche e dai nuovi business model incentrati sul digitale, servono soluzioni adeguate in termini di sicurezza, affidabilità, qualità».

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