Cisco Partner Summit 2016

Semplificazione è la parola d’ordine per il canale Cisco

Nel corso dell’evento di San Diego sono stati annunciati nuovi strumenti e formule a sostegno del business dei partner. Avnet è stata nominata distributore dell’anno

Pubblicato il 04 Mar 2016

Gianluigi Torchiani

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La preannunciata svolta per i partner Cisco è stata esplicitata nel corso del Cisco Partner Summit 2016, che si è svolto nei giorni scorsi a San Diego. Di fronte a oltre 2.000 partner giunti da ogni parte del pianeta, il nuovo Ceo della società, Chuck Robbins, e la responsabile delle relazioni di canale, Wendy Bar. Un cambiamento spinto dalla rivoluzione tecnologica che coinvolge l’intero mondo del business, in particolare per effetto di fenomeni come la mobilità, l’internet of Things e il cloud. Robbins ha ovviamente messo in evidenza l’importanza del ruolo dei partner, definiti essenziali per la crescita di Cisco. Ma ha anche sottolineato la trasformazione importante che sta vivendo – o dovrà vivere – il canale di Cisco: non più soltanto semplici integratori di soluzioni, quanto piuttosto realtà concentrate sulla creazione di valore nei propri specifici mercati di riferimento. Più nel dettaglio dei specifici cambiamenti è scesa Bahr, che ha messo in luce i tre pilastri che caratterizzeranno la strategia di canale della multinazionale nel prossimo futuro: semplicità, allineamento e scambio di valore.

In particolare, l’obiettivo della semplificazione era già stato preannunciato da Cisco nei mesi scorsi. L’obiettivo è di mettere a punto un programma “olistico”per prodotti, servizi e software, oltre che una comunicazione trasparente, in modo da facilitare il lavoro dei partner. Il vendor ritiene poi necessario un migliore allineamento tra le vendite e il marketing in quattro settori prioritari: sicurezza, software, data center di nuova generazione e reti. Così da andare sul mercato con i partner in modo più semplice, veloce e facile. Per quanto riguarda il terzo pilastro, l’idea è quella di evolvere il modo in cui Cisco crea valore con i propri partner, di pari passo con i cambiamenti strategici accennati in precedenza. In tal senso Bahr ha annunciato il lancio di Cisco Engage – una suite di servizi di marketing digitale – che si propone di raggiungere un maggiore numero di clienti, guidare in modo più efficace la generazione della domanda, nonchè offrire analisi e reportistiche.

Semplificato anche il Value Incentive Program: più di 4.600 referenze e sette livelli di pagamento sono stati ridotti a quattro categorie – hardware, licenza di un anno, licenza pluriennale e licenza perpetua – e ad altrettanti livelli di pagamento. Per aiutare i partner a inseguire la rivoluzione digitale è stato poi annunciato il Cisco Digital Network Architecture (DNA), che viene presentato come una piattaforma software driven (cuore della nuova strategia Cisco) che permetterà di offrire ai clienti sia una tabella di marcia per la digitalizzazione che un vero e proprio percorso per aiutare a riconoscerne i benefici immediati. La promessa è che questa piattaforma, una vera e propria combinazione di virtualizzazione, automazione, analitycs e cloud, possa assicurare all’utente finale un’innovazione più rapida, una riduzione di costi e complessità, nonché una maggiore sicurezza, il tutto attraverso una rete un’architettura aperta ed estensibile. Un’opportunità, naturalmente, anche per i partner, che potranno contare anche sul supporto di Cisco Global Sales.

Cisco rilancia poi anche dal lato tecnologico, con una serie di annunci in ambito data center. Tra questi la nuova soluzione iperconvergente Hyperflex, con cui il gruppo californiano si mette in competizione con aziende del settore come Nutanix (dopo le voci su un tentativo di acquisizione), Simplivity ed Emc. Sempre sul fronte tecnologia e software rilevante è l’annuncio dell’acquisizione di CliQr Technologies, una società che fornisce una piattaforma cloud capace di garantire un’orchestrazione, completa ma semplificata, delle applicazioni per il cloud privato, ibrido e pubblico. CliQr è già integrata con una serie di soluzioni di switching dei data center e cloud di Cisco, tra cui Application Centric infrastrutture Cisco (ACI) e Unified Computing System (UCS). L’operazione costerà a Cisco circa 260 milioni di euro e dovrebbe essere conclusa entro il terzo trimestre dell’anno fiscale 2016. Infine, è stata presentata l’ultima generazione degli Switch Nexus, che promette prestazioni migliorate.

Secondo il vendor, tutte queste novità nel portafoglio offrono ai partner di Cisco un portfolio data center end-to-end più ampio che gli permetterà di rispondere al meglio alle esigenze dei clienti. “Le nuove soluzioni data center e cloud di Cisco permetteranno ai nostri partner di aiutare i loro clienti supportandoli nell’evoluzione dell’infrastruttura data center application-centric e rispettando i requisiti per i DevOps e gli sviluppatori di applicazioni,” ha affermato Ken Trombetta, Vice President, Global Partner Organization di Cisco.

Infine, sempre nell’ambito del Partner summit 2016, sono stati assegnati i riconoscimenti ai partner per l’anno da poco concluso. Particolarmente rilevante quello assegnato ad Avnet, che è stata nominata Distribution Partner of the Year.

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