Emergere in un settore cruciale e ricco di offerte come la sicurezza IT non è un’impresa facile. Riuscire a spiegare le potenzialità di un prodotto oltre una strategia di marketing e di canale è impresa nella quale in pochi sono riusciti e tra questi al momento si distingue Sababa Security.
La buona notizia, un ottimo esempio di storia tutta italiana. Ancora meglio, già in grado di farsi strada a livello internazionale. «La mia idea era un’azienda in grado di occuparsi di tematiche molto specifiche, formata da persone interne affiancate da un team di consulenti, tutti molto specializzati – spiega Alessio Aceti, CEO di Sababa Security -. Il punto di partenza era una serie di soluzioni verticali molto valide, ma in Italia ancora poco note».
Sababa Security non ha tardato a farsi conoscere e apprezzare. Alzare il livello dal confronto alla capacità di fornire soluzioni di alto livello molto specifiche è stata la sfida principale sin dai primi passi. Per quanto forte di competenze acquisite per anni in uno dei protagonisti del settore cybersecurity, pensare però di farsi strada da soli avrebbe presto assunto le forme di un suicidio. «Nessuno va a cercare il singolo elemento di un’infrastruttura di sicurezza – riflette Aceti -. Serviva quindi prima di tutto un partner importante sul fronte operativo, con il quale integrarsi».
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Sababa Security trova in HWG la sponda ideale per portare il concetto di SOC sul mercato e sul canale
Grazie a un’esperienza condivisa nel recente passato, la ricerca non è durata a lungo. «Siamo nati nel 2008 per fornire servizi di sicurezza a medie e grandi imprese – interviene Enrico Orlandi, CEO di HWG -. Da subito abbiamo iniziato a lavorare al fianco dei grandi operatori TLC, grazie ai quali abbiamo potuto portare i nostri servizi avanzati a diversi nomi importanti nel mondo finance, automotive, viaggi e perfino aerospazio».
Proprio la volontà di presentarsi sempre con servizi innovativi ha portato HWG ad avvicinarsi a Sababa Security. In pratica, il partner ideale per il ruolo inedito di scout del mondo della sicurezza IT. Nel contesto di uno scenario SOC sempre più richiesto dalle aziende e sempre più indirizzato verso un’offerta standard, poter contare su un fattore distintivo si è rivelato cruciale, anche per inseguire l’obiettivo di verticalizzazione costante.
«Un SOC è di fatto una struttura di intelligence attraverso il quale ci si prende cura del sistema critico di un cliente, dal quale non devono uscire dati o subire blocchi – sottolinea Orlandi -. Sababa Security ci permette di aggiungere strumenti nuovi e sofisticati per correlare le informazioni e capire prima dove sorge il problema o la minaccia».
Il SOC di Sababa Security, opportunità per i partner
Scaturisce così Sababa 360, un’offerta combinata, affidabile e al tempo stesso innovativa rivolta prima di tutto al mercato italiano. «Siamo partiti dagli use case più diffusi nei SOC, trigger, incidenti e SLA – riprende Aceti -. Li abbiamo messi in un pacchetto e li offriamo in modalità MSP ai nostri partner, a cui affidiamo la copertura del mercato».
Insieme al distributore di riferimento Questar, Sababa Security ha sviluppato una rete di partner pronta a sviluppare servizi costruiti intorno alle proprie risorse, con una flessibilità in grado di raggiungere diversi mercati. Si parte, infatti, dalle gare indette dalle grandi aziende, pubbliche e private, per completare infrastrutture esistenti con una componente di sicurezza all’altezza della situazione.
L’impegno dei partner di canale e la personalizzazione del SOC
A queste, si affianca il mercato delle medie e delle piccole imprese, dove i partner del vendor sono in grado di integrare le tecnologie di Sababa Security nella propria offerta, sotto le proprie insegne e layout.
La strategia combinata di Sababa Security con HWG non ha esitato a produrre risultati importanti. Competenze e abilità nostrane hanno presto varcato i confini nazionali. «Siamo già presenti in tutti i più importanti mercati – conclude Aceti –. Inoltre, di recente abbiamo aperto un presidio a Dubai, grazie alla partnership con un distributore locale, per seguire un importante progetto in ambito IoT, settore molto promettente in ambito security. Infine, stiamo definendo gli ultimi dettagli per l’accordo con un distributore in Polonia».