Cisco Global partner summit

Svolta per Cisco: in arrivo programmi di canale dedicati all’ambito software e un nuovo Ceo

Il vendor intravede opportunità gigantesche nell’Internet of Thinghs e cerca di spronare i suoi partner a scommettere sulle sue soluzioni. Chuck Robbins, già Senior Vice President of Worldwide Operations, sarà il nuovo amministratore delegato da fine luglio

Pubblicato il 01 Mag 2015

Gianluigi Torchiani

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John Chambers, Ceo di Cisco

Dal Cisco Global partner summit che si è svolto in questi giorni a Montral arrivano dei messaggi chiari per i partner, il primo dei quali è l’invito a essere coraggiosi e più veloci rispetto a oggi, così da sfruttare le opportunità di mercato senza precedenti create dalla digitalizzazione e Internet of Everything, come ha ripetutamente detto l’amministratore delegato di Cisco, John Chambers. L’alternativa, vista la trasformazione digitale che ormai pervade le imprese di tutti i settori, è quella di non riuscire a sopravvivere a questa sfida. Tanto che, secondo Chambers, tra 10 anni il 40% delle aziende presenti nella Fortune 500 non ci saranno più.

Poiché buona parte delle opportunità avranno a che fare con il software più che con l’hardware, Cisco – un’azienda certamente più nota storicamente per le sue soluzioni hardware, come hanno ammesso gli stessi manager del gruppo – ha presentato addirittura una serie di nuovi programmi di partnership dedicati a questo ambito (che dovrebbero prendere il via all’inizio del 2016), progettati per aiutare i partnercon un approccio più strutturato e espandere ulteriormente le loro capacità IT ibride. Vero è che l’azienda non parte da zero nella sfida del software: durante gli ultimi due anni, la multinazionale ha implementato la sua presenza attraverso l’introduzione di nuovi prodotti, tra cui Cisco ONE Suite Software, Cisco Analytics Connected, Cisco Nube Suite e molti altri, insieme a una serie di acquisizioni, tra cui Embrane e MetaCloud

Il prossimo avvio di tre nuovi programmi partner (che saranno chiamati Software Lifecycle Advisor, Software Consultant e Software Intergrator) è comunque una svolta, che ha l’obiettivo di aiutare gli attuali partner ma anche quelli nuovi a ottenere nuove entrate e costruire competenze in ambito software, fornendo le risorse e gli incentivi necessari, oltre che ovviamente la giusta dose di formazione. I mercati target dichiarati sono, per l’appunto, quello IOT e delle applicazioni. Insomma, una vera e propria rivoluzione per Cisco, che con questa mossa punta a smuovere la diffidenza interna ed esterna verso quest’area di mercato, attesa in grandissima crescita (con giri d’affari nell’ordine dei trilioni di dollari), con prospettive decisamente più elevate del classico networking. Sempre a Montreal Cisco ha annunciato l’espansione della sua strategia Cloud and Managed Services Program (CMSP), con l’obiettivo dichiarato di attrarre anche i cloud provider, con una formula più semplice e flessibile rispetto al passato. Altra grande area su cui i top manager di Cisco hanno cercato di incoraggiare il canale a muoversi è quella della sicurezza, un’area su cui il vendor di San Josè ha deciso di investire in maniera massiccia già dal 2013, con l’acquisizione di Sourcefire.

Chuck Robbins, Cisco

Pochi giorni dopo la fine del Global Summit da Cisco è arrivata un’altra importante notizia, ossia il prossimo cambio al vertice. Il Board di Direzione ha infatti nominato come futuro Chief Executive Officer dell’azienda Chuck Robbins: la nomina sarà effettiva dal 26 luglio prossimo. John Chambers, in carica da 20 anni, assumerà da quella stessa data il ruolo di Executive Chairman e continuerà ad essere Presidente del Board di Direzione Cisco. Robbins, entrato in Cisco nel 1997, ricopriva la carica di Senior Vice President of Worldwide Operations e, secondo molti, è un vero e proprio uomo del canale, tanto da aver contribuito in maniera decisiva alla implementazione dell’attuale partner Programm. Inoltre ci sono tantissime dichiarazioni di Robbins che attestano la sua volontà di rafforzare ulteriormente le sue relazioni con l’ecosistema dei partner. La nomina, puntualizza la nota ufficiale di Cisco, dopo un laborioso processo di selezione interna è ricaduta su Robbins, ritenuto la persona più adatta per affrontare i fenomeni “disruptive” di cui abbiamo parlato in precedenza.

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