Aziende

Zucchetti: “Together” col canale verso una (vera) digitalizzazione dell’offerta

Archiviazione documentale, mobility con business app, communication, ERP e HR i fronti di innovazione che la software house lodigiana interpreta, anche, in digitale. Ma chiede ai partner un cambio d’approccio a clienti e mercato “perché non siamo solo quelli delle paghe”

Pubblicato il 11 Apr 2016

Gianluigi Torchiani

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Insieme per andare sui mercati, insieme per proporre un’offerta digitale integrata senza “gettare” quella tradizionale, insieme per proporsi ai clienti in veste di solutori di esigenze. Insieme al canale ovviamente. Zucchetti ha voluto insistere proprio sul tema della collaborazione con il trade in occasione del proprio evento riminese, quel “Making Together” di due giorni che ha visto la partecipazione di 700 partner per disegnare un quadro del mercato attuale, da leggere come opportunità per il canale, e per presentare novità di prodotto e di strategie commerciali con le quali aggredire il mercato. Un canale su cui la software house lodigiana sviluppa numeri di tutto riguardo, con il 51,5% del fatturato prodotto dai partner e un aumento del 9%, ossia 8 milioni di licenze, vendute nel 2015.

«Siamo un’azienda con 3.150 dipendenti e oltre 105.000 clienti – ha esordito Paolo Susani, direttore commerciale di Zucchetti -. Ma non ci dobbiamo certo fermare. Il mondo è cambiato e, pur senza giocare partite vecchie, si può ancora fare business con il software, in modo diverso e allineandoci ancora di più alle esigenze dei clienti. Il cloud è cresciuto del 44% nel 2015 e sta definendo un modello nuovo di vita aziendale, totalmente interconnesso, che cambia le modalità di lavorare. E noi abbiamo tutto per poterlo cavalcare».

Aziende e, presto, anche professionisti

Un’offerta che la software house propone al mondo aziendale, ma che annuncia di volere presto estendere anche ai professionisti, soprattutto ora che si appresta a focalizzarsi su soluzioni per il mobile, sfruttando le enterprise app e l’ormai matura cultura digitale degli individui e del mondo business. «E non bisogna perdere tempo – riprende Susani -, né pensare solo al mercato italiano: la globalizzazione è in atto. Aziende internazionali stanno sempre più investendo in Italia, e chiedono di interagire con le nostre soluzioni. Il rischio altrimenti è che si rivolgano a fornitori esteri. Il mercato ICT si sta lentamente riprendendo: Assinform indica un +1,10% per l’ICT, +4,2 per il software, +37% su cloud e data center e + 17% per l’ecommerce. Le banche, le aziende del Telco, media, viaggi e trasporti tornano a investire, e le priorità sono verso aree che sono interamente coperte da Zucchetti. Le aziende devono eliminare la gestione degli archivi documentali, si sta andando verso la firma elettronica e l’archiviazione documentale, verso gli analytics e la BI, verso la gestione delle risorse energetiche e l’ottimizzazione delle HR e di tutto ciò che vi ruota intorno, dai cedolini, ai rimborsi, alle spese, ecc. Il nostro compito e quello dei nostri partner, è di guidare il cambiamento e non di subirlo, facilitando anche il processo d’acquisto. E la nostra piattaforma di ecommerce, lo Zucchetti Store, consente ai clienti di comprare direttamente le soluzioni, riservando margini per tutti, creando un vero sistema interconnesso tra noi, il nostro canale e le nostre soluzioni».

Soluzioni allineate alla cultura digitale degli utenti

Si tratta, in pratica, di soluzioni adatte a ogni target di azienda, che negli anni hanno avuto enormi evoluzioni, a cui Internet ha dato un poderoso boost. «Oggi ci troviamo di fronte a clienti con maggiori competenze digitali che in passato – interviene Giorgio Mini, vice president Zucchetti e responsabile area ERP per le aziende -, sanno bene cosa vogliono ottenere e sanno giudicare le nostre soluzioni. I nativi digitali sono in azienda ormai, e ci chiedono approcci diversi alle applicazioni, perché mentalmente sono già predisposti ad affrontare il lavoro in maniera digitale. Si va verso un ERP collaborativo, le aziende non sono più nelle mura dell’ufficio, ma ovunque ci sia bisogno. L’ERP collaborativo unisce ERP e HR, consente di essere connessi sempre e ovunque, dematerializza e digitalizza e serve a governare la conoscenza e a interpretarla. Tutti elementi presi fortemente in considerazione nella release 3.0 di Infinity Zucchetti, che va oltre l’offerta classica e che evidenzia le potenzialità del digitale creando valore che ci distingua dalla concorrenza. Siamo ancora considerati “quelli delle paghe”, mentre dobbiamo trasmettere il valore che abbiamo nelle nostre soluzioni».

Nasce, quindi, una nuova linea di soluzioni, “mista”, che integrano l’offerta classica e quella di Infinity, il cui nome i.Revolution/i.Mago è stato deciso, per votazione, dalla platea dell’evento. Ma le partnership in atto non sono solo di tipo commerciale, coinvolgendo anche alliance con vendor blasonati come IBM, che ha annunciato un Power System 8 preconfigurato per Infinity di Zucchetti e come Microsoft, con la quale, dopo 13 anni di assenza, è stata pienamente ripresa la collaborazione.

L’HR va verso il concetto di IOP (Internet of People)

Se un pilastro della gestione aziendale è rappresentato dall’ERP, l’altro è quello dell’HR, e tra questi due ci stanno le Cross Application che contribuiscono al funzionamento ottimale dell’azienda. «L’HR è direttamente collegato all’ERP, e insieme sostengono la struttura aziendale – conferma Domenico Uggeri, VP Zucchetti area HR azienda -. E noi siamo andati anche oltre all’HR, guardando al social network enterprise, convinti della sua utilità nella collaborazione in azienda, sorpassando il concetto dell’email, strumento spesso ridondante, costoso, chiuso e non proattivo». Ma l’HR di Zucchetti considera anche aspetti di analytics on demand, quelli dell’internazionalizzazione e delle cross application per aumentare la fidelizzazione dei clienti attivi e attirare l’attenzione dei prospect.

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