La storia delle tecnologie delle infrastrutture IT corre parallela con quella di Uno Informatica, system integrator di Arezzo che proprio alle evoluzioni tecnologiche di server e storage ha legato la propria crescita e sviluppo di skill. Senza timori di essere pionieri, anticipandone, spesso, l’utilizzo e la proposizione ai clienti rispetto al resto del mercato.
Uno Informatica nasce nell’84 come un’aggregazione di analisti e sviluppatori, accomunati dalla specializzazione sulle tecnologie di IBM di allora. «Nessun finanziamento, nessun intervento esterno: si è trattata di un’operazione che si è appoggiata unicamente sulle risorse economiche dei soci – racconta Duccio Manganelli, Direttore Commerciale di Uno Informatica».
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Acquisizioni per crescere in dimensioni e competenze
Nel corso degli anni e con la propria crescita Uno Informatica ha scelto di attuare una politica di acquisizioni con spirito tattico strategico.
Questa tipologia di operazioni ha avuto come obiettivo, partendo dall’osservazione attenta dei cambiamenti e dall’evoluzioni degli scenari di riferimento, quello di accrescere mercati e competenze completando e migliorando la propria visione.
Le acquisizioni sono state considerate pertanto come veicolo per una reale accelerazione o possibilità di ingresso in mercati, anche totalmente nuovi, oltre che per l’integrazione di competenze e talenti.
L’offerta infrastrutturale si estende
«Tutto ciò ha consentito all’azienda, nel tempo, di trattare l’infrastruttura, anche quella basata su AS400, con potenzialità ampliate, a disposizione e a beneficio degli sviluppatori – interviene Michela Camorri, figlia ed erede, insieme al fratello Francesco, di uno dei fondatori e a lungo presidente, Danilo, e oggi Organization Manager di Uno Informatica -. Col tempo, quindi, Uno Informatica ha messo a punto tutta una serie di competenze che oggi ci consentono di realizzare architetture complesse, a prescindere dall’applicativo. Grazie a questo e all’evoluzione che ha avuto la piattaforma Power, oggi possiamo lavorare con gli stessi sistemi indipendentemente dal sistema operativo (i, AIX, Linux). Un approccio che ai tempi, ossia nella prima metà degli anni ‘90, era assolutamente innovativo e pionieristico e che ci ha consentito di emergere rispetto a tanti altri operatori del settore».
ElettraWeb e l’anima applicativa di Uno Informatica
La soluzione ElettraWeb nasce nel 2000 in concomitanza alla privatizzazione dei servizi di erogazione idrica ad Arezzo e dalla necessità della nuova società gestrice di avere un nuovo sistema informativo, a cui Uno Informatica contribuì in maniera sostanziale. Da qui, il system integrator si è poi dedicato alla realizzazione di una soluzione per risolvere il loro problema di controllo delle bollette Enel, che veniva svolto a mano con grande dispiego di tempo e di forza lavoro.
Mediante ElettraWeb, i tracciati di fatturazione in formato elettronico venivano controllati minuziosamente automatizzando non solo il controllo, ma anche il trasferimento in contabilità. In questo modo il cliente si è potuto accorgere di diverse anomalie nell’attribuzione delle fatture, di possibilità di ottimizzare i consumi mantenendo le attività all’interno delle soglie contrattuali, ed evitare così grandi maggiorazioni di costi. Con questo software si è, quindi, potuto velocizzare il flusso di operazioni e di controllo e di registrazione contabile, ricevendo, inoltre, indirettamente degli alert sul malfunzionamento degli impianti, o sull’inadeguatezza dei contratti.
Un software per gestire i flussi di fatturazione delle utenze aziendale. Per più mercati
«Oggi ElettraWeb – riprende Michela Camorri – si rivolge alle imprese di ogni tipologia e dimensione che hanno l’esigenza di tenere sotto controllo costi e consumi per poter operare una corretta gestione aziendale. È in grado di gestire i flussi elettronici delle utenze di energia, di telefonia fissa, di quella mobile, del gas, della flotta vetture aziendali, Telepass, Viacard, …. Un integratore di dati, in definitiva, che potrebbe adattarsi a tante altre funzioni, dal momento che al suo interno sono state inserite anche alcune funzionalità di IBM Watson, in modo da essere anche in un futuro pronto per eventuali utilizzi che prevedano l’uso dell’intelligenza artificiale per una interpretazione sempre più intelligente dei dati».
Progetti infrastrutturale a confronto. E vincenti grazie alle competenze spinte
«Per il resto delle attività, quella infrastrutturale, che rappresenta la parte più importante di Uno Informatica, abbiamo una particolarità molto apprezzata dal mercato, che è l’approccio nel modo di dimensionare le soluzioni per i clienti – fa eco Francesco Camorri, Vice Presidente di Uno Informatica -. Dal momento che cerchiamo di fare delle competenze un punto di eccellenza abbiamo voluto imparare anche tutti i tool sofisticati che IBM e i principali vendor, server e storage, utilizzano per il dimensionamento e l’analisi dei sistemi. Abbiamo così messo a punto una esclusiva metodologia di Capacity Planning arricchita da sofisticati algoritmi statistici. Un tool unico nel suo genere per una gestione ottimale degli ambienti server e storage in grado di analizzare compiutamente lo stato effettivo dell’infrastruttura e prevedere puntualmente i bisogni futuri coerentemente ai trend e agli obiettivi strategici aziendali Tanto efficace che l’abbiamo trasformata in un servizio a disposizione dei nostri clienti. Sono sempre di più, infatti, le aziende che ci chiedono progetti da mettere a confronto con altre proposte. E che nella maggior parte dei casi diventano, poi, nostri clienti».
Cresce l’offerta Security: dal SOC alla sicurezza industriale
All’ambito applicativo e a quello infrastrutturale, si è poi via via strutturata, all’interno di Uno Informatica, un’offerta di IT Security. Inizialmente una security di protezione del network o orientata alla sicurezza intrinseca delle piattaforme, mentre ora, anche integrando nuovo personale con competenze specifiche e grazie ad accordi con un’azienda che offre servizi SOC, oggi Uno Informatica è in grado di partire dal tema della protezione degli ambienti di produzione, in ambito IoT e OT e di Industria 4.0, fino ad arrivare al SOC.
L’Intelligenza Artificiale che non spaventa
«Sulla parte di sicurezza c’è ancora molto da fare, è un settore dove persiste una forte richiesta da parte del mercato anche in considerazione delle emergenze legate al Covid19 e che ci interessa particolarmente sviluppare – dichiara Francesco Camorri -. Un altro ambito sul quale stiamo ponendo particolare attenzione è poi quello del machine learning e del deep learning, volendo trovare un giusto equilibrio tra l’offerta applicativa e il carattere comunque innovativo delle tecnologie AI. Il messaggio che vorremmo passasse al mercato è di sfatare la convinzione che l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale e del Machine Learning sia così difficile e che necessiti di competenze complesse in azienda. Esistono, invece, soluzioni già pronte e di facile utilizzo, che si tratti di lavorare con immagini, dati destrutturati o dati transazionali. Su questo fronte stiamo lavorando con il software Maximo Visual Inspection di IBM per la rilevazione delle immagini, e il software H2O per i dati, ampiamente utilizzato in ambito retail. Questi sono, tra l’altro, gli argomenti che tratteremo in occasione di un webinar il 29 ottobre, nel corso del quale presenteremo le opportunità derivanti dall’utilizzo dell’AI nel linguaggio concreto del business».