Lo abbiamo toccato con mano in questi mesi. Un momento difficile quale quello che abbiamo attraversato e stiamo attraversando tuttora, per un Paese come il nostro ha rappresentato un segnale d’allarme fortissimo sull’importanza del digitale, della tecnologia, della trasformazione e dell’Innovazione digitale.
Questo segnale d’allarme si sta concretizzando in una serie di dinamiche di accelerazione in alcuni comparti del nostro mercato. Accelerazioni che dovranno farsi ancora più evidenti nel prossimo futuro, pensando ad esempio al Recovery Fund, al Next Generation EU: sono molte le risorse in arrivo che potrebbero ma soprattutto dovrebbero dare ulteriore spinta all’ammodernamento del Paese.
È un settore, quello delle Tech Company, ricco di imprenditori in gamba, che stanno crescendo, che continuano a crescere anche in un momento di crisi e che registrano margini molto importanti. Sono proprio questi imprenditori che devono capire come accelerare ancor di più la loro crescita, magari non solo organica, ma anche aggregativa attraverso acquisizioni, che devono pensare a conquistare anche lo scenario internazionale. Per sostenere questi percorsi di crescita, servono anche iniezioni di capitale. E bisogna trovare gli strumenti giusti per ottenerle.
È questa la premessa con la quale Andrea Rangone ha aperto il webinar intitolato “2021: Le Opportunità della Quotazione all’AIM per le aziende italiane”, pensato proprio per analizzare i motivi per i quali le Tech Company possono prendere in considerazione nei loro piani di sviluppo le opportunità che il mercato AIM Italia di Borsa Italiana offre alle aziende tecnologiche , in particolare a quelle del settore ICT.
Il webinar, nella sua forma integrale, può essere visto a questo indirizzo
Indice degli argomenti
Obiettivo della quotazione: trovare capitali per crescere
Il primo dei relatori intervenuti, Fabio Brigante, Head of Mid & Small Caps Origination, Equity Primary Markets Borsa Italiana, dopo una fotografia rapida di quanto accaduto nel 2020, con quotazioni avvenute anche in uno scenario economico avverso quale quello pandemico, sottolinea come il ruolo di queste operazioni sia quello di trovare capitali per crescere.
Questo mercato è stato creato proprio per semplificare quanto più possibile l’accesso a realtà dimensionalmente medio piccole, soprattutto le PMI innovative, garantendo loro comunque una struttura regolamentare adeguata per facilitare loro non sono un solo accesso al mercato, ma anche a tutta la serie di opportunità che la quotazione può offrire, come illustrato nella slide in calce.
Sia Fabio Brigante, sia Luca Di Liddo, Responsabile Equity Capital markets CFOSIM, intervenuto nel corso del webinar, hanno dedicato particolare attenzione al ruolo del Nomad, spiegandone la figura e l’importanza nell’accompagnare le imprese nel percorso verso la quotazione.
Le opportunità fiscali e i risultati a un anno dalla quotazione
Brigante ha sottolineato il lavoro fatto con in legislatore a supporto delle società che intraprendono il percorso di quotazione, introducendo misure come il credito di imposta.
I risultati? Le società che entrano sul mercato tendenzialmente un anno dopo registrano un fatturato in crescita media del 16%, ma soprattutto una crescita dei dipendenti.
Il comparto Tech oggi rappresenta circa il 20% delle società quotate.
Nel corso del 2020 si è ragionato su come aiutare ulteriormente le società e le startup ad immaginare un percorso di accesso al capitale, magari non verso investitori istituzionali, ma verso il private banking. L’obiettivo è fare in modo che le PMI possano accedere con una maggiore gradualità al mercato, non solo all’equity, avere maggiore visibilità, puntare a un rafforzamento della propria struttura e che le startup e anche delle scaleup possano immaginare addirittura la quotazione con un solo bilancio, a condizione che almeno un prodotto o servizio abbia iniziato il suo percorso di commercializzazione.
Servono progetti, strutture e management credibili
Su un punto Brigante è stato chiaro: non tutte le società possono accedere ai mercati borsistici.
Per questo invita le società a valutare attentamente il percorso di quotazione, perché è sicuramente uno strumento straordinario per creare una leva qualitativa nel proprio percorso di crescita, ma comporta degli obblighi dei quali non si può non tenere conto.
Lo scorso anno, ha riassunto Brigante, ci sono state molte realtà sia di piccola sia di media dimensione che sono riuscite a convincere gli investitori portando sul mercato un progetto credibile, accompagnato anche da un Management credibile, aspetto questo decisamente importante per il mercato.
Il mercato sposa il futuro dell’azienda.
Tra i temi affrontati da Brigante, anche quello sugli incentivi fiscali.
Per AIM è stato fondamentale cercare di sostenere le società che vanno in quotazione anche con un boost di tipo fiscale. Tutte le PMI che nel 2017, 2018, 2020 ed è stato confermato anche nel 2021 arrivano in Borsa possono accedere a un credito d’imposta del 50% nella misura massima di €500000.
Brigante sottolinea come il 33% delle imprese che sono entrate in AIM sono considerate PMI innovative. È un tema importante, perché la componente di innovazione e di sviluppo che queste società hanno nel proprio DNA e che sono riuscite a trasmettere ha suscitato un notevole di interesse da parte di investitori e verso il mondo AIM.
Il ruolo dell’Advisor in un percorso di quotazione
È stato invece Kevin Tempestini, Founder e CEO KT&Partners, a spiegare quali sono i passi concreti che deve compiere una tech company che vuole avvicinarsi a questa opportunità.
Ruolo di una realtà come KT&Partners è quello di assistere le PMI nei loro processi di sviluppo e in effetti il percorso di quotazione è uno di quelli più rilevanti.
Nel suo intervento Tempestini sottolinea l’importanza della preparazione quando si inizia il percorso di quotazione e il ruolo dell’Advisor è quello di aiutare il potenziale quotando, quindi la società emittente, a strutturarsi in modo da essere pronto per affrontare l’incontro e la selezione con il Nomad.
Preparazione significa lavorare sul progetto, lavorare sulle Equity Story preparare una serie di documenti, tra cui la management presentation che descriva molto bene il modello di business.
Ruolo dell’Advisor è anche aiutare a fare i piani industriali, che di solito sono due: il primo è il piano industriale che la Tech Company sta facendo senza un intervento esterno e l’altro è il piano invece su cui si chiedono i soldi.
Un advisor, ha spiega Tempestini, aiuta nello sviluppo di uno studio di fattibilità, proprio per capire se la quotazione sia la strada giusta e anche se quello sia il momento giusto per affrontarla.
L’obiettivo è costruire essenzialmente una Equity Story di successo, come illustrata nella slide in calce.
Fondamentale, sottolinea, è lo Use of Proceeds, ovvero la capacità di spiegare attraverso il lavoro preparatorio come verranno spesi i soldi che si vanno a chiedere al mercato.
Il webinar, nella sua forma integrale, può essere visto a questo indirizzo
Il ruolo del Nomad in un percorso di quotazione
A sua volta Luca Di Liddo, Responsabile Equity Capital markets CFOSIM, identifica tutti gli attori coinvolti nel processo, riassunti in questo schema, focalizzandosi poi sul ruolo del Nomad.
Di Lillo ricorda che oltre al citato credito d’imposta, c’è un ulteriore incentivo per le PMI innovative che si muovono verso la quotazione ed è una detrazione fiscale nell’ordine del 40%, destinata a salire al 50% una volta pubblicato il decreto attuativo.
Quanto al Nomad, è quel soggetto che accompagna la società durante tutto il processo e che di fatto definisce se è quotabile o meno. I Nomad sono banche d’affari cono conoscenze specifiche in tema corporate finance e di regolamentazione dei mercati e che hanno le capacità di valutare se un’azienda è adatta per un progetto di quotazione.
Soprattutto il Nomad non si limita alla fase preparatoria ma accompagna l’azienda quotata in tutto il suo percorso fino a quando, ad esempio, approda al mercato principale.
Il Nomad, che nel caso di business particolarmente complessi può essere affiancato da esperti settoriali, segue le attività di preparazione del documento di ammissione, che descrive nel dettaglio la società, nei suoi piani di business, in quelli finanziari, nella governance…, nella gestione delle procedure, della due diligence.
Una volta quotata, il Nomad resta comunque in contatto con l’emittente, anche per tutto quanto riguarda la comunicazione finanziaria e per le operazioni straordinarie.
Il percorso e i tempi di un processo di quotazione
Nella sua presentazione, Di Liddo ha cercato anche di sintetizzare il processo che porta alla quotazione, riassumendolo in questo schema.
Per arrivare a una quotazione ci vogliono in genere 5 mesi, anche se Di Liddo ricorda anche quotazioni portate a compimento in quattro.
Un caso reale: Cyberoo
Il webinar si è chiuso con la testimonianza di Veronica Leonardi, Executive Board Member e Chief Marketing Office di Cyberoo, la prima società di cybersecurity che si è quotata su AIM. Una PMI Innovativa, di piccole dimensioni, protagonista di quella che viene considerata da AIM una oversubscription, vale a dire una raccolta superiore agli obiettivi.
Veronica Leonardi ha cercato di rispondere alla prima e più logica delle domande: perché quotarsi.
È chiaro che l’obiettivo è la raccolta di capitali, ma è altrettanto chiaro che ci sono molte altre possibilità per farlo.
Nel caso di Cyberoo, la leva è stata la consapevolezza di avere un progetto innovativo di lungo termine, di avere una storia decennale alle spalle, di avere tanto da raccontare per gli anni a venire (fondamentale per una Borsa che vive di aspettative) e di essere in grado di generare profitto, e in Italia si guarda molto all’EBITDA. Un beneficio diretto derivante dalla quotazione è la visibilità: se prima della quotazione Cyberoo era conosciuta solo dalle aziende del settore, dalla quotazione in poi c’è stata una riconoscibilità decisamente molto superiore.
Per Leonardi la quotazione è un punto di svolta, ma è necessario che le aziende abbiano ben chiaro cosa vogliono raccogliere e cosa serve loro per fare innovazione.
Prima di scegliere la quotazione, Cyberoo aveva valutato altre ipotesi, come quella di far entrare in azienda un fondo: probabilmente avrebbe guadagnato di più in termini di capitale, con altre complessità, ma avrebbe rinunciato alla visibilità. Fatte tutte le valutazioni e ascoltati i pareri dei financial advisor, Cyberoo è arrivata alla conclusione che la quotazione fosse la strada migliore per i propri obiettivi.
Come gli altri relatori, anche Veronica Leonardi sottolinea come la quotazione non sia per tutti, ma raccomanda alcuni aspetti specifici e in particolare la necessità di una solida organizzazione gestionale e contabile. Non banale è il fatto che l’effort del Top Management è assolutamente importante: nel caso di Cyberoo l’intero processo ha richiesto 9 mesi, quindi ha richiesto un notevole impegno personale del Team, che deve essere capace di delegare su alcune attività operative per concentrarsi sulla quotazione e sugli incontri con gli investitori. Bisogna essere pronti a cambiare alcuni aspetti della gestione aziendale che non rispondono a quanto richiesto a un’azienda quotata, bisogna essere flessibili e veloci nel cambiamento, bisogna essere in grado di comunicare, di raccontare una storia e raccontarla bene.
E siccome non sempre essere imprenditori non significa essere anche dei bravi comunicatori, è fondamentale farsi aiutare su questo aspetto che diventa anche un vantaggio.
Nel mondo delle Tech Company ci sono delle complessità in più legate al mercato indirizzato: bisogna arrivare a raccontare qualcosa di complesso in modo semplice, ma non banale.
Il webinar, nella sua forma integrale, può essere visto a questo indirizzo