Quando, nel dicembre del 2013, Jeff Bezos aveva svelato Prime Air in pochi credevano che il servizio sarebbe diventato realtà, nel giro di tre anni. Eppure oggi raccontiamo della prima vera e propria consegna effettuata in autonomia da un drone del gruppo. Si tratta di un dongle Fire TV (simile al Chromecast di Google) che ha viaggiato tra le braccia di un aeromobile senza pilota per ben 13 minuti, da uno dei magazzini del gruppo e la casa di un cliente di Cambridge che, in soli 13 minuti, si è visto recapitare a casa il pacchetto. Il 7 dicembre, data di debutto della piattaforma, resterà dunque nella storia, come fase di avvio di un sistema che in futuro migliaia di cittadini (non solo inglesi) potranno provare per ottenere la merce desiderata, entro gli ovvi limiti d i peso e dimensioni, quasi all’istante. Se ci pensiamo bene, si tratta di un ulteriore miglioramento di quanto Amazon già oggi fa in grandi città, come Milano e Roma, dove con Prime Now assicura l’ottenimento dei beni anche in un’ora dall’ordine.
Ovviamente viaggiare su rotte libere (ancora per quanto?) assicura di eludere traffico, ingorghi e criticità, tanto da permettere al drone di stimare tempi di percorrenza nettamente inferiori. Proprio un panorama del genere però richiederà un’attenzione burocratica maggiore, per evitare l’insorgere di problemi anche maggiori, come collisioni con elementi naturali o altri velivoli di piccola stazza. La cosa interessante è che i cittadini nei dintorni di Cambridge possono già sperimentare l’innovativa modalità di spedizione, inclusa nell’abbonamento Prime. Nel video sopra, rilasciato di recente da Amazon, si può notare in che modo il team dell’e-commerce segue il drone nel suo viaggio, con la possibilità di seguirne l’andamento e intervenire in caso di emergenza.