L’unione fa la forza. Ed è per questo che diverse big del mondo IT hanno deciso di collaborare per creare un protocollo scalabile e interoperabile per lo storage enterprise. AMD, HP, IBM, Samsung, ARM, Dell, Huawei e Samsung si sono strette in un’alleanza, con il fine di contrastare il dominio di Intel nei data center, fornendo una soluzione versatile e funzionale alle esigenze di diversi soggetti. Il Gen-Z Consortium vuole dunque spostare più in là gli attuali limiti dell’uso della memoria su larga scala, che si basa su una serie di assunti che necessitano di essere declinati in modalità differenti. La lentezza, la persistenza e l’affidabilità dello storage professionale deve sapere cogliere alcuni spunti da quello consumer, come la velocità e l’adattabilità. In che modo? Attraverso una serie di aggiornamenti strutturali, volti a semplificare l’accesso sia in locale che sul cloud.
“Grazie all’aumento delle tecnologie di nuova generazione, la convergenza tra storage e memoria è sempre più evidente – spiegano dal team – la convinzione sulla loro fisica programmatoca e difisa non è più plausibile. Le sfide portate dalle nuove esigenze di connettività, dalla domanda di applicazioni in real-time e di servizi a bassa latenza, facilitano i nuovi approcci al raggiungimento dei dati”. Il consorzio lavorerà sullo sviluppo di un’interfaccia sacalabile, fino a diverse centinaia di Gbps con un uso di memoria a bassa latenza di meno che 100 nanosecondi. Al centro ci sarà il know-how portato dalle singole partecipanti, incentrato sulle tecnologie di accelerazione CAPI di IBM, che abilita performance più elevate per un vasto numero di applicazioni.