Se c’è un punto a favore della miniaturizzazione della tecnologia e della riduzione dei costi di produzione in ambito mobile è l’avvento di prodotti solo di poco inferiori ai top di gamma ma con un prezzo decisamente più accessibile per i consumatori. Honor è il brand che incarna una strategia del genere. Da quando è approdato in Europa, dopo aver cementato la sua posizione di leadership in Cina, il marchio è riuscito a porsi come scelta preferita di un target ben preciso, quello giovani o i cosiddetti Millennials. Da un lato la voglia di dotarsi di un telefonino con funzionalità all’avanguardia, dall’altro il non voler spendere una fortuna in iPhone e Galaxy, hanno reso celebre lo spinf-off di Huawei nel giro di qualche anno.
Medesimo obiettivo che la compagnia persegue con Honor 7X, nuovissimo smartphone presentato il 5 dicembre a Londra e destinato a diventare un best-buy di Natale. I motivi sono tutti quelli menzionati in precedenza, con il plus di un design che rispecchia fedelmente i trend di settore. Quali? Prima di tutto uno schermo full view con bordi ridottissimi, più o meno simile a quello di Galaxy S8, iPhone X e, soprattutto, Huawei Mate 10 Pro; poi una doppia fotocamera da 16 + 2 megapixel e un processore sprovvisto di Intelligenza Artificiale (tipo il Kirin 970) ma capace comunque di donare ottime prestazioni senza sacrificare l’autonomia. A proposito, non è semplice trovare a bordo di terminali del genere una batteria da oltre 3.000 mAh, come è nel caso del 7X.
Tutto questo a fronte di un prezzo di 299 euro, mantenuto uguale in tutti i paesi europei, a dimostrazione di come spesso le multinazionali hi-tech possano infischiarsene delle tassazioni nazionali per non gravare sulle tasche dei clienti. La disponibilità è immediata ma, visti i tempi, probabilmente limitata se si vuole comprare il telefonino per Natale, sia per sé che per qualche parente, a cui si vuole molto bene.