L’integrazione delle moderne tecnologie digitali, specie per progetti complessi e specifici, ha bisogno di spazi appositi, dove poter toccare con mano le soluzioni più innovative. Con questa motivazione EY ha inaugurato Wavespace, uno spazio di 700 metri quadri, nel cuore di Milano, dedicato alla tecnologia, ma con un occhio ben attento alle esigenze concrete delle aziende. L’obiettivo, infatti, non è tanto quello di fare ricerca tecnologica pura ma, piuttosto, realizzare progetti digitali in ottica business. L’intento finale è quello di aiutare le aziende clienti a ripensare le proprie strategie, migliorando la propria produttività e ad abbattere i propri costi, mantenendo alti i livelli qualitativi dei propri prodotti e servizi. Tutto questo grazie alle competenze di oltre 100 professionisti EY nella trasformazione digitale in svariati settori chiave (data analytics, artificial intelligence e machine learning, robotic process automation (RPA), blockchain, customer experience). Da rilevare che l’EY wavespace di Milano fa parte di una rete di centri d’innovazione interattivi in tutto il mondo (17 a livello globale, 8 nella sola area EMEIA-Europe, Middle East, India e Africa), che condividono metodologia e piattaforme e sono per l’appunto specializzati nelle molteplici nuove tecnologie.
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Uno spazio a disposizione
Come ha dichiarato Donato Iacovone, Amministratore Delegato di EY in Italia e Managing Partner dell’area Mediterranea, «L’apertura di EY wavespace è un ulteriore investimento in questa città, dopo l’inaugurazione della nuova sede EY in Via Meravigli quasi due anni fa. Sfide importanti come quelle che ogni giorno le imprese affrontano per innovarsi e rafforzare la propria competitività non si affrontano da soli ed è per questo che offriamo ad aziende, imprenditori e incubatori l’opportunità di lavorare insieme e sperimentare».Ma che tipo di progetti verranno sviluppati in Wavespace? L’idea è quella di continuare sulla falsariga adottata nei mesi scorsi: EY utilizza come base tecnologie già presenti e consolidate sul mercato, combinandole tra di loro con una integrazione ad hoc e aggiungendoci sopra piccoli ritocchi, come ad esempio algoritmi per una particolare funzione. Investendo dunque, più che in tecnologie hardware, nelle competenze necessarie perché queste ultime siano utili al mercato.
Alta la domanda degli utenti
Con questa modalità EY ha realizzato Npl, una soluzione che abilita l’evoluzione operativa e gestionale della filiera del credito, con particolare riferimento al portafoglio dei crediti scaduti e non performing. Il processo decisionale di argomenti così delicati è favorito e reso più razionale dall’impiego di metodologie di advanced analytics per clusterizzare il portafoglio, tecniche di machine learning per ottimizzare la strategia/cliente, strumenti di visual analytics per meglio comprendere gli output dei modelli e supportare il processo decisionale. L’obiettivo dichiarato di EY è di sfruttare al massimo questo spazio, portando a provare le nuove tecnologie almeno un cliente al giorno. E, per il momento la strategia sembra funzionare tanto che EY parla di un’agenda prenotata per almeno i prossimi tre mesi. Ulteriori dettagli sui progetti di Wavespace sono disponibili in questo articolo ospitato dal sito di Blockchain4innovation.