Intelligenza artificiale

Facebook porta più bot dentro Messenger

Il social network continua a migliorare la sezione Discover dell’app di messaggistica, ancora assente al di fuori degli Stati Uniti

Pubblicato il 04 Lug 2017

Paolo Longo

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Come spingere 2 miliardi di persone a chattare con i bot? Semplice: ponendo in evidenza la loro esistenza nelle app che utilizzano. Così Facebook ha deciso di aggiornare il suo Messenger aggiungendo un vero e proprio negozio di bot nella sezione Discovery del client di messaggistica, per far conoscere meglio ciò che è possibile fare con un assistente virtuale sempre a disposizione. La funzione, ad oggi disponibile solo negli Stati Uniti, ha il vantaggio di porre subito in vista quali sono i chatbot più usati dagli utenti e quelli che più si avvicinano alle esperienze e tendenze di ogni iscritto al social network. Si va dai risultati sportivi di theScore alle notizie della CNN, passando per le ultime uscite degli artisti di Spotify e delle novità culinarie di Food Network. Insomma, ce n’è per tutti i gusti e la possibilità di spulciare le singole sezioni di ogni bot semplifica l’ottenimento delle informazioni desiderate con una riduzione del tempo speso altrove per avere una stessa risposta.

Un utente potrebbe, ad esempio, aver bisogno di sapere se ci sono piatti vegani nel menu di un ristorante oppure se la borsa che tanto desidera è a disposizione dello store vicino casa. Oggi per compiere un’operazione del genere dovrebbe mettersi al telefono oppure mandare un’email, con un feedback che non sempre ricade all’interno di qualche ora. Tramite i chatbot task basilari (ma time consuming) vengono soddisfatti prima e con una modalità oramai naturale, quella della conversazione diretta seppur mediata dal digitale. L’apertura alla visibilità al negozio di bot è anche un metodo con cui Facebook intende spingere gli sviluppatori a puntare sempre di più sulla creazione di assistenti intelligenti per vari ambiti di business. Abbiamo scritto di prodotti e servizi tipicamente consumer ma anche il mondo enterprise trarrà un netto vantaggio dall’implementazione di software simili per dar rapido seguito alle domande di dipendenti, partner e clienti. Non è dato sapere quando le schede di Discover saranno disponibili al di fuori degli USA ma è chiaro che il mercato c’è e necessita solo di una spinta.

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