Crescita dei talenti interni e acquisizione delle migliori realtà sul campo. Questa è la strategia che da anni Google utilizza per affermarsi sempre di più come media company globale, votata ai più vari settori della produzione tecnologica. E in questo percorso si inserisce pienamente l’acquisizione di LaunchKit, un’azienda specializzata nella diffusione di strumenti e soluzioni in supporto agli sviluppatori e ai loro progetti di pubblicazione di app sul mercato. La novità è stata data direttamente dal blog di LaunchKit dove si legge: “Dopo meno di due anni e una dozzina di app realizzate, il nostro obiettivo era diventato quello di rendere il processo di creazione e diffusione dei software degli altri developer più semplice. Finora abbiamo aiutato oltre 50.000 sviluppatori a costruire, lanciare e monitorare le loro applicazioni. E oggi siamo entusiasti di annunciare che il gruppo dietro LaunchKit sarà integrato in Google”.
Nuova nascita
Il primo effetto dell’acquisizione è che i vecchi utenti di LaunchKit hanno 12 mesi per completare o salvare i propri lavori, prima che il servizio diventi discontinuo. La buona notizia è che l’intera suite è diventata open-source, così ognuno potrà usarla liberamente per i propri scopi. Viste le tempistiche, è dunque probabile che per un altro anno i ragazzi di LaunchKit rimarranno al proprio posto, focalizzandosi però sul futuro della società e sull’integrazione della piattaforma all’interno del Developer Product Group di Google, impegnato nello sviluppo di innovativi strumenti per i professionisti. Nel recente passato LaunchKit ha collaborato con Cluster, Screenshotter, ChurchSnaps, Homeroom, Tripcast e Daily Kiddo. Di certo, con l’ingresso nell’olimpo di Mountain View, i fondatori Brenden Mulligan, Taylor Hughes e Riz Sattar avranno tante altre opportunità di condividere con il mondo esterno la loro filosofia di smart app working.