Tra la realtà virtuale wired, quella connessa ai cavi del computer, e la wireless ma meno potente dei Gear VR ecco spuntare la via di mezzo. Ci ha pensato HP con il suo VR Backpack, uno zaino che integra una macchina pensata apposta per soddisfare i bisogni degli utenti virtuali più esigenti, grazie a un hardware degno del miglior PC professionale adibito allo scopo del 3D. Nella pratica, il dispositivo è l’identico Omen PC che HP dedica ai videogiocatori ma in uno chassis più piccolo e versatile. L’azienda ha infatti pensato al Backpack come a un terminale dalla doppia faccia: zaino per muoversi liberamente tra gli ambienti tridimensionali, usando i soliti Oculus Rift o HTC Vive, e computer desktop classico, quando tolto dalla struttura sulle spalle e inserito in uno stand apposito, collegato ad uno schermo.
Target enterprise
Eppure, VR Backpack non guarda ai videogiocatori, non solo almeno. L’obiettivo è quello di agganciare il pubblico enterprise, in modo speciale chi lavoro nel settore automotive e manifatturiero, che possono beneficiare notevolmente delle interazioni digitali con elementi virtuali dentro un contesto reale. “Per ottenere una tecnologia che sia davvero utile c’è bisogno di collaborazione con clienti e partner – ha detto Thin Clients, Retail Solutions and Immersive Computing di HP – come leader del settore abbiamo deciso di integrare soluzioni tipicamente consumer in un ambito commerciale per soddisfare le necessità di chi con la realtà virtuale può ottenere un vantaggio competitivo”.
HP VR Backpack arriverà da settembre nei principali mercati al prezzo di circa 3.000 euro senza alcun visore incluso.