La nuova HP, quella specificatamente dedicata al mondo dell’hardware, ha colto l’occasione del primo importante appuntamento hi-tech dell’anno (il Mobile World Congress), per fare un annuncio a dir poco importante e inaspettato: il ritorno nel mercato degli smartphone, dopo gli insuccessi registrati ormai diversi anni fa. E per farlo ha scelto di sfruttare il sistema operativo Windows 10, proprio in un momento in cui i dispositivi mobile prodotti direttamente dalla stessa Microsoft faticano terribilmente a imporsi sul mercato. Ma torniamo al prodotto vero e proprio che è stato annunciato a Barcellona: denominato HP Elite x3, frutto del progetto Falcon avviato circa un anno e mezzo fa, si tratta di un dispositivo pensato per un’utenza business e professionale, ossia per persone che hanno la continua necessità di aprire e modificare Power Point, Excel e le diverse altre applicazioni aziendali e magari di effettuare conference call, il tutto in mobilità. Non a caso HP promette che Elite X3 sia in grado di assicurare performance da Pc desktop in particolare grazie al processore Qualcomm Snapdragon 820. Lo schermo è, ovviamente ampio, da 5.96 pollici, la memoria è da 4 GB di RAM, estendibile a 64 GB tramite le memorie Micro SD. Presenti due fotocamere e una batteria da 4.150 mAh, pensata per garantire una notevole autonomia.
Ma al di là delle caratteristiche tecniche, che sono comunque notevoli, quello che può fare la differenza – per il mondo business di riferimento – è la profonda integrazione con il nuovo sistema operativo Windows, che resta senza dubbio l’ecosistema più utilizzato in mondo aziendale e che con la versione numero 10 è davvero diventato multipiattaforma. In effetti Elite X3, grazie a un’apposita docking station che sarà venduta separatamente (e alla funzione Continuum di Windows 10 mobile), si trasforma rapidamente in un tradizionale Pc Desktop, permettendo il facile collegamento con un monitor, tastiera e mouse, permettendo così al professionista di effettuare il classico lavoro da ufficio. Per quando si lavora in mobilità, magari in treno o in aeroporto, HP ha pensato a un’altra soluzione: HP Mobile Extender, che a prima vista appare un classico notebook dal peso e dalle dimensioni contenute, ma che in realtà è un vero e proprio accessorio di X3. Infatti è pensato per connettersi direttamente e unicamente allo smartphone, così da rendere più agevole la modifica di documenti in mobilità.
Ma la particolarità è che l’extender senza lo smartphone HP non è altro che un involucro vuoto: tutti i documenti prodotti creati o lavorati digitando nella comoda e tradizionale tastiera fisica sono in realtà sempre e soltanto collegati nella memoria dello smartphone. Pronti per essere poi magari di nuovo lavorati successivamente al monitor, grazie alla docking station descritta in precedenza. Insomma, come ha descritto Michael Park, Vice President di HP, Elite X3 cerca di colmare quel gap ormai esistente tra le storiche business application pensate e concepite per il mondo desktop, che faticano a essere correttamente impiegate in un mondo ormai sempre più focalizzato sul mobile. A questa sfida si cerca di rispondere con un telefono basato sul sistema operativo Windows 10, che HP si aspetta in sempre più rapida adozione presso il mondo aziendale.Un prodotto, come ha ricordato Giampiero Savorelli, GM personal systems di HP, cerca di inseguire il trend dell’Office del futuro, come quelli annunciati nei mesi scorsi. Inoltre, la creazione della nuova società ha posto come tema fondamentale è l’innovazione: «stiamo innovando in maniera più frequente con prodotti e go to market nuovi, andando a cercare nuovi mercati e nuove applicazioni».
Per quanto riguarda la commercializzazione, il prodotto dovrebbe essere disponibile in diversi Paesi europei, tra cui l’Italia, dalla fine dell’estate del 2016. Dunque mancano ancora parecchi mesi, che serviranno a Hp per limare ancora alcuni dettagli tecnici. Di particolare importanza è che la vendita avverrà soltanto attraverso il canale commerciale (grandi rivenditori e system integrator), dunque sarà escluso il mondo consumer. Per il momento, però, hanno confermato i responsabili di HP Italia, non ci sono stati ancora contatti con il canale italiano relativamente a questo dispositivo, dunque il modello di commercializzazione dovrà essere costruito nei prossimi mesi. Sarà comunque possibile acquistare il dispositivo sia singolarmente che insieme alle due estensioni descritte precedentemente. Il prezzo è ancora top secret, ma non dovrebbe essere né troppo basso né troppo basso né troppo alto, considerato che – grazie anche alla partnership con Salesforce (preinstallata nel dispositivo) – le flotte di vendita rappresenta il principale target di HP. Dunque il singolo smartphone dovrebbe avere un prezzo di fascia alta ma non altissima, compreso tra i 600 e i 700 euro.
Ovviamente, questo importante lancio lascia aperte alcune domande. Innanzitutto il rapporto con Microsoft: chiaramente un’integrazione così stretta con Windows 10 lascia intravedere una stretta collaborazione con la casa di Redmond, che ha senz’altro avallato il progetto. E che magari in futuro, se l’esperimento avrà successo, potrebbe limitarsi a un ruolo all’Android, lasciando dunque la produzione hardware di dispositivi mobile veri e propri ai tradizionali produttori, limitandosi soltanto a prodotti di punta (vedi Surface) e non più di massa. In secondo luogo, sempre se l’esperimento avrà successo, Hp potrebbe essere presto tentata dall’ingresso nel mondo consumer, un’eventualità in effetti non esclusa a priori. Infine, l’ultimo spunto riguarda i tablet: è chiaro che se il phablet HP dovesse imporsi, potrebbe segnare l’inizio della fine definitiva della categoria per questi device in ambito business, già entrati recentemente in grande difficoltà.