Il mainframe ha fatto la storia dell’economia italiana e ancora oggi, dopo 53 anni, ha ancora tanta, rinnovata, energia, per guardare al futuro. E IBM al futuro guarda con la presentazione a un gruppo selezionato di Business Partner e alla stampa, della nuova famiglia Z 14, a tre anni dalla Serie Z 13, adottando il concetto di trust che le consente di arricchire funzionalità e di estendere lo sguardo verso blockchain, analytics e conseguente machine learning e con la garanzia di sicurezza assoluta.
«I nostri competitor periodicamente, almeno ogni due anni, annunciano la morte del mainframe – dichiara Enrico Cereda, amministratore delegato e presidente di IBM Italia -. Nel frattempo il mainframe IBM prosegue senza sosta la sua corsa, da ben 53 anni e con crescente energia guarda al futuro. Il mainframe oggi è utilizzato da gran parte dei nostri più grandi clienti e attraverso di loro passa l’87% delle transazioni con carte di credito e gran parte delle operazioni bancomat, con sempre più aziende che vi spostano i propri carichi di lavoro da piattaforme distribuite. Tutte le banche e tutte le Telco lo usano, a riprova della sua alta affidabilità, potenza di calcolo e sicurezza, in assoluta sintonia col mondo cloud».
«Praticamente chiunque utilizza i System Z di IBM, da chi preleva denaro, chi acquista con carte di credito, chi prenota biglietti di viaggio o chi fa la spesa online, accreditandosi come concreto motore per l’economia moderna – fa eco Marco Utili, direttore vendite dei sistemi hardware IBM per l’Italia – e oggi, con la Serie Z 14 basata sul concetto di trust, si riesce a guardare al futuro pur senza trascurare l’esistente.
Il System Z è e sarà per anni il sistema che consente alle aziende di mandare avanti il proprio core business e che ora si appoggia su quattro pilastri fondamentali: Sicurezza, Analytics, apertura alle blockchain e agli sviluppi da parte dei nostri partner. Con una cresciuta potenza di calcolo, avendone triplicato la memoria RAM rispetto ai modelli precedenti, arrivando fino a 30 Terabyte di memoria».
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Total encryption per una sicurezza senza compromessi
Sul fronte della sicurezza, quindi, i nuovi mainframe IBM possono vantare una criptazione completa dei dati che vi transitano o risiedono, tema particolarmente attuale che i recenti fatti di cronaca, da Wannacry a Petya, hanno contribuito ad aumentare la sensibilizzazione dei clienti.
Senza parlare del GDPR alle porte, dal quale ci si attende un’ulteriore forzatura nell’attenzione alla protezione dei dati, vero tesoro delle aziende, con i dati che rappresentano il nuovo perimetro intorno al quale bisogna costruire i sistemi informatici, portando gli asset da fisici a digitali. Per questo, la security garantita dagli Z Series è per definizione by design, ponendo i sistemi IBM al top in termini di sicurezza.
Gli analytics che portano al machine learning
I nuovi mainframe si aprono anche all’intelligenza aumentata, candidandosi, dicevamo, per essere abilitanti il machine learning, forti di quella gran mole di dati che riescono, ora, a immagazzinare in funzione degli oltre 30 Terabyte di archiviazione disponibile e a far poi passare al vaglio degli analytics, grazie ai processori specializzati per la parte computazionale, integrando tecnologie esistenti con quelle nuove, consentendo di raggiungere prestazioni per carichi Java del 50% superiori rispetto agli x86.
Z Series entrano nelle blockchain e dota il cloud di tecnologia
I dati, quindi sono tanti e tanto più spazio di archivazione è destinato a loro dai nuova generazione di mainframe IBM. Dati che il vendor ora vuole, oltre che analizzare, trasformare in conoscenza. Un processo possibile solo attraverso l’indirizzamento e gestione del flusso delle informazioni e attraverso la loro condivisione e correlazione. In parole povere è il concetto di blockchain che caratterizza gli Z Series, che IBM sponsorizza attraverso il progetto Fabric per fare in modo che la blockchain technology sia abilitante al business, oltre che cross industry. Una blockchain che è integrata in cloud. Anzi, è cloud dotato di tecnologia. Permettendo lo sviluppo di appliance software su Linux in modo semplice e in sicurezza.
L’invito è quindi di sfruttare appieno le potenzialità dei nuovi mainframe, approfittando delle nuove funzionalità offerte dal potenziamento delle capacità di calcolo presenti nella Serie 14. potenzialità ancora più evidenti attraverso il concetto di connected mainframe, che apre all’integrazione con l’universo dei partner IBM, dagli integratori dediti alla vendita ma, soprattutto, con gli sviluppatori, verso i quali sono state aperte le API e la fruizione di dati e programmi.