Mobilità del futuro

Intelligenza Artificiale su smartphone: un passo verso l’innovazione

Samsung sarà la prima azienda a usare una AI avanzata sul prossimo Galaxy S8. Un sistema versatile e proattivo realizzato con i Viv Labs e superiore ai concorrenti Cortana e Siri

Pubblicato il 09 Nov 2016

Paolo Longo

intelligenza artificiale

Non è un caso se oramai, soprattutto nel settore enterprise, l’acronimo AI non stia più per “Artificial Intelligence” ma “Advanced Intelligence”. Il motivo è semplice: per troppi anni abbiamo aspettato l’innovazione che permettesse di relazionarci con un computer in maniera naturale, quasi umana. Non che l’uomo non ci abbia provato, ma i risultati della scienza sono stati decisamente minori di quelli del cinema. Poi la prospettiva è cambiata: non più una serie di algoritmi che imitano l’uomo ma sistemi informatici capaci di imparare dall’uomo (il cosiddetto machine-learning) e, in ultima ipotesi, di camminare da soli. Un’intelligenza avanzata dunque, che sia realmente proattiva, capace non solo quando di ricordarsi di un appuntamento 10 minuti prima, ma di dirci se pioverà, se ci sarà traffico, se sappiamo abbastanza sull’argomento di cui si parlerà, senza che sia l’utente a chiederlo. Un contesto troppo hollywoodiano? Forse, ma il futuro non è assai diverso.

Il caso Samsung

Ne è convinta Samsung, che dopo il flop del Galaxy Note7 ha un bisogno estremo di far parlare di sé sotto altri punti di vista. Partendo proprio dal tema dell’Intelligenza Avanzata, la multinazionale coreana ha stuzzicato l’interesse degli appassionati, anticipando l’arrivo di un nuovo assistente digitale, frutto dell’acquisizione dei Viv Labs, a inizio ottobre. Come anticipato, l’idea è di andare oltre quello che oggi possono fare concorrenti come Cortana e Siri. Il focus è sulla proattività ma non solo: un assistente che si rispetti deve poter conoscere tutto sul suo utilizzatore, sia che si trovi su uno smartphone che su tablet, computer o indossabile. Per questo, una delle caratteristiche sarà quella della versatilità, ovvero l’interoperabilità tra device. Con questo si puà affermare che l’AI di Samsung sarà davvero la prima cross-platform, in grado cioè di funzionare su Android, Windows/macOS e Tizen, per accompagnare l’utente in ogni sua attività. Il software verrà integrato nel prossimo Galaxy S8 e in tutti i dispositivi successivi e sarà aperto alle applicazioni di terze parti, anche quelle indirizzate al business. Ne sapremo di più tra qualche mese, in occasione del lancio previsto al Mobile World Congress di Barcellona.

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