Come anticipato, Google ha reso pubblica la prima versione di Android P. Il big update del sistema operativo che attualmente potenzia oltre l’80% di tutti gli smartphone attivi al mondo, contiene diverse novità, che gli sviluppatori possono già provare a bordo dei loro Pixel, Pixel XL, Pixel 2 e Pixel 2 XL. Una delle curiosità è il supporto nativo al notch, la famosa barra superiore che ha debuttato sull’iPhone X dello scorso autunno. Sebbene già al recente Mobile World Congress abbiamo visto numerosi produttori lanciare i loro modelli con la tacca, solo Android P, nome in codice di Pistachio, ottimizzerà davvero le finestre e le notifiche, eliminando qualche bug attuale, che Oreo non riesce a gestire alla perfezione.
Oltre a ciò, un focus principale di P sarà la privacy. In particolare, Google impedirà alle app inattive di accedere alla fotocamera e al microfono dello smartphone, per garantire che software maligni restino aperti in background, imitando virus come SonicSpy che, scoperto lo scorso anno, si è rivelato capace di spiare la fotocamera e registrare audio degli ambienti, senza destare alcun sospetto verso gli utenti. Altre succose novità di Android P Preview 1 sono la possibilità di sfruttare la connessione Wi-Fi RTT, che permette di creare app che sfruttano un posizionamento cellulare anche all’interno di edifici e abitazioni, il supporto ai video HDR VP9 e la compressione delle immagini HEIF, oltre all’ottimizzazione del linguaggio di programmazione Kotlin e alle reti neurali rese possibili dalle Google API.