Pagamenti in mobilità

Mastercard lancia il “selfie pay” in Europa

Anticipato qualche mese fa, l’innovativo strumento di pagamento approda in diversi paesi europei, con l’obiettivo di rendere più veloci e sicure le operazioni in mobilità

Pubblicato il 06 Ott 2016

Paolo Longo

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A leggerlo così sembra solo uno stratagemma commerciale per attirare nuovi clienti. E invece il “selfie pay” di Mastercard ha una base davvero solida, che potrebbe “ispirare” varie imitazioni da parte della concorrenza. Tecnicamente conosciuto come “Identity Check Mobile”, si tratta di un metodo alternativo con cui gli utenti via smartphone possono completare un acquisto online oppure accedere al profilo, sfruttando i tratti distintivi del proprio volto. In che modo? Una volta scaricata l’applicazione per smartphone (iOS e Android), si potrà registrare il viso e lasciare che il software crei una mappa schematica dei lineamenti di ogni persona, per ottenere una sorta di password irripetibile e praticamente inviolabile. Con i dati biometrici in memoria (residenti sui server), Mastercard può validare in pochi secondi l’accesso, così da completare una delle operazioni per le quali oggi è richiesta la digitazione di una chiave segreta oppure la lettura delle impronte digitali.

Come non si lascia ingannare

In poche parole, il selfie pay in questione segue la stessa linea della scansione dell’iride di Windows Hello e del Galaxy Note7 di Samsung; con una differenza fondamentale. Su piattaforma Microsoft e tramite il telefonino Android, la validazione all’ingresso avviene tramite hardware (la fotocamera in sé), mentre sull’app di Mastercard entra in gioco un pairing software, interoperabile e versatile, perché abile a essere installato ovunque. Potrebbe sorgere il dubbio, plausibile, di una minore forma di sicurezza offerta dalla sola applicazione e per questo Mastercard ha pensato a uno stratagemma davvero intelligente. Al momento della scansione del volto, tramite il tanto famigerato “selfie”, l’app chiede all’utente di effettuare un battito di ciglia, a seguito del quale si può procedere all’attività scelta. Per quale motivo? Chiunque potrebbe sfruttare il riconoscimento del viso posizionando davanti alla camera una foto del possessore del telefono e intestatario del conto. Richiedendo però una prova della “reale” presenza di una persona, Mastercard rende sicura, nella stragrande maggioranza dei casi, la transazione, riducendo le probabilità di furto e violazione del conto. Il selfie pay è disponibile per ora in Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Germania, Ungheria, Olanda, Norvegia, Spagna, Svezia e Regno Unito ma presto dovrebbe essere introdotto anche altrove, Italia compresa.

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