C’è un tablet più piccolo nelle strategie di business di Microsoft. Niente di ufficiale, si intenda, ma le voci che circolano in rete nelle ultime ore tendono tutte verso il prossimo arrivo di un Surface Mini, un dispositivo che possa realizzare almeno un paio di obiettivi per il gruppo di Redmond. Il primo: aumentare le fette nel mercato mobile che, dopo la dismissione del progetto Windows Phone, è praticamente pari a zero. Le uniche revenue nel settore arrivano dalle piattaforme software che, in un modo o nell’altro, sono finite sui sistemi operativi rivali, iOS e Android. Rimettersi in gioco con un apparecchio che non sia un vero e proprio smartphone ma nemmeno un costoso 2-in-1, come i classici Surface, darebbe a Microsoft l’opportunità di incrementare i profitti in un segmento più vicino alle potenzialità economiche delle persone, una necessità più che un vezzo.
Non è un caso se proprio il must-have del panorama, l‘iPad, nella sua ultima versione si sia rinnovato molto poco esteticamente, rivedendo però il cartellino al ribasso, per proporsi in maniera più concreta ai consumatori, Ecco allora che il Surface Mini associato a Microsoft potrebbe non trattarsi non solo di un tablet esteticamente più piccolo ma anche low-cost, almeno in contrapposizione alla franchigia attuale dei trasformabili. Anzi, ci sono anche già delle parvenze di specifiche tecniche, riprese da vari siti.
Si parla di un processore Intel, storage da 64 o 128 GB, supporto alla connettività LTE, schermo da 10 pollici e Windows 10 ovviamente. Pare che il prezzo si aggirerà intorno ai 400 dollari, proprio per contrastare il predominio di Apple e cercare di rosicchiare un po’ di market share all’iPad economico, risollevando nel contempo le sorti di un settore che non vive numeri felicissimi, anzi molto vicini a un tasso di crescita piatto.