I droni sono oggetti polivalenti. Nati in ambito militare, hanno vissuto un boom in quanto hobby e sono diventati poi veri mezzi di business per nuovi contesti. Ad oggi non è ancora chiaro, a livello europeo e nazionale, come e quando si possano utilizzare i droni, anche se l‘ENAC, l’ente italiano preposto ad una loro regolamentazione, ha lavorato sodo per stilare delle linee guida, sfociate nel Regolamento SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto), oggetto spesso di critiche per alcune parti, considerate limitative dagli appassionati. Giusto un paio di esempi per i piloti pro: chi “vola” con un drone privo di documenti rischia l’arresto fino a un anno o 1.000 euro di multa; chi fa volare il proprio APR in città rischia l’arresto fino a sei mesi o 516 euro di multa; infine, chi viola le norme di sicurezza rischia tre mesi di galera o una sanzione di 206 euro.
Il club
Insomma, il panorama è chiaro: il mondo dei droni non è un gioco e si prefigura sempre più come device dall’utilizzo professionale. Un conto è far volare un paio di oggetti venduti nei negozi di giocattoli e un altro mettere per aria dispositivi che possono fare davvero male, se guidati con poca attenzione. Per informare e semplificare la comunicazione nella community di “dronisti” nasce Dronersclub.com, da un’idea di Simone Russo, tra gli imprenditori under 35 più promettenti d’Italia, secondo il Wired Audi Innovation Award. La piattaforma neonata permette di mettersi in contatto con i professionisti del settore, acquistare droni e accessori, restare aggiornati sulla legislazione in materia e sottoscrivere assicurazioni a prezzi vantaggiosi, oltre che iscriversi ai corsi utili a conseguire la licenza di volo Enac. L’iscrizione al portale è gratuita e nei primi giorni di pubblicazione gode già di una buona fama: sono oltre 100 i piloti iscritti ogni settimana e produttori conosciuti, come DJI e Samsung, hanno già appoggiato l’iniziativa.