Il 2017 dovrà essere un anno da ricordare per Apple. A gennaio la casa di Cupertino ha spento le prime 10 candeline dal lancio del primo iPhone ed è dunque giusto ipotizzare per questi mesi qualcosa di speciale, che gli utenti dovranno ricordare a lungo. Dunque, oltre all’arrivo praticamente certo dei nuovi iPhone 7S e iPhone 7S Plus, Tim Cook ha in serbo una terza sorpresa: l’iPhone 8. Sarebbe la prima volta nella storia della multinazionale statunitense che due telefoni appartenenti a generazioni diverse approdano sul palco per essere mostrati al pubblico. Eccessiva compressione delle tempistiche? Forse, ma c’è un motivo di fondo. Come sappiamo, le concorrenti hanno lavorato molto per produrre telefonini che fossero accolti davvero come un qualcosa di nuovo rispetto al mercato e, in parte, ci sono riusciti. Ricordiamo il Galaxy S8, l’LG G6 ma anche Huawei P10.
La Mela non può fermarsi a questo. E è il motivo per il quale, pur dando continuazione alla logica numerica del mercato con la gamma 7S, presenterà a settembre anche un cellulare ulteriore, che cambia rispetto ai precedenti per design e posizionamento hardware. Anche senza avere certezze a riguardo è praticamente certo che l’iPhone 8 avrà forme simili al modello più piccolo attuale, da 4,7 pollici, ma una superficie touch più ampia, grazie all’assenza di cornici e di parti della cover superflue. Similmente al Galaxy S8, l’iPhone 8 sarà quasi del tutto coperto frontalmente da uno spazio sensibile al tocco, così da restituire tra l’80% e il 90% di chassis cliccabile.
Eppure, l’innovazione ulteriore arriverà qualche mese dopo, forse a inizio 2018, quando vedremo anche l’iPhone 8 Plus, primo tassello del nuovo corso di Apple. Questo vanterà il primo pannello OLED mobile di Cupertino, quasi sicuramente curvo ai lati e (ma siamo lontani dalla realtà) pieghevole, ovvero da chiudere su sé stesso quasi come un libro. C’è molta immaginazione sul web negli ultimi tempi e fermento intorno alle presentazioni della Mela. Sintomo di un feeling ritrovato con il grande pubblico che, dopo i fattacci delle intercettazioni della NSA e della diatriba con l’FBI, si era leggermente affievolito.