Più piccoli e più economici: ecco i nuovi iPhone e iPad di Apple

La società di Cupertino ha presentato i suoi nuovi dispositivi nel corso di un apposito evento. Tim Cook, conferma la linea dura sul caso San Bernardino, anche se l’FBI sembra avere trovato il modo di aggirare il problema

Pubblicato il 22 Mar 2016

Gianluigi Torchiani

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Una strategia aggressiva per rispondere alle prime avvisaglie di calo degli utili e delle vendite. In sintesi può essere riassunta così la scelta di Apple che, come previsto alla vigilia, ha presentato un nuovo iPhone in versione economica e un nuovo iPad, mentre invece non è arrivato l’atteso rinnovo della gamma dei portatili. A tenere banco, però, è stato anche il tema della sicurezza, dopo il rifiuto della casa di Cupertino a “sbloccare” il cellulare del killer della strage di San Bernardino. Il numero uno di Apple, Tim Cook, nel corso dell’evento ha ribadito il suo no alle richieste governative, evidenziando i risvolti del caso sulla privacy degli utenti “Abbiamo una notevole responsabilità e i nostri telefoni sono come un’estensione, contengono dati privati”.

C’è da rilevare, però, che praticamente in contemporanea con la presentazione della Apple, da Oltreoceano è arrivata una notizia che potrebbe prefigurare una soluzione alternativa al caso. Le autorità di Washington avrebbero trovato infatti strade alternative per sbloccare l’iPhone del killer di San Bernardino e hanno già avviato i test per verificarne l’efficacia, che non richiederebbero neanche la collaborazione della società guidata da Tim Cook. Insomma, sarebbero state trovato un modo per aggirare l’ostacolo, ossia il sistema di crittografia senza backdoor di Apple.

Ma torniamo invece agli annunci che sono stati fatti ieri: quello che ha catturato la maggiore attenzione di tutti è stato il nuovo modello di smartphone, (e non poteva essere altrimenti, dato che dalla vendita degli iPhone arriva quasi il 70% del fatturato del gruppo). Il nuovo arrivato si chiama iPhone SE, con schermo da 4”, dunque decisamente ridotto rispetto al “gigantismo” delle ultime versioni. Non a caso l’estetica ricorda il 5S, ma porta in dote stessa potenza dei modelli 6S, grazie al processore A9, aiutato dal coprocessore M9.

Questo permette di supportare le ultime funzioni di casa Apple: touch id, fotocamera da 12 megapixel con doppio flash e registrazione dei video in 4k, Apple Pay per i pagamenti digitali. Ma quello che più caratterizza il SE è il prezzo: il nuovo dispositivo costerà 399 dollari nella versione a 16GB e 499 nella versione a 64GB, dunque decisamente meno rispetto agli attuali iPhone, che partono dai 650 dollari in su. Il device sarà ordinabile dal 24 marzo e disponibile dal 31 inizialmente in cinque Paesi (Usa, Cina, Gran Bretagna, Australia e Canada), mentre in Italia l’arrivo è previsto dai primi di aprile. Ma l’obiettivo prioritario, in parte ammesso dagli stessi executive Apple, sono i fiorenti mercati cinese e indiano, gli unici dove gli smartphone appaiono davvero lontani dal rischio stagnazione.

Ma in cui gli utenti, anche per ragioni di disponibilità economiche, tendono a guardare più al prezzo che alla dimensione dei dispositivi. In questo senso il limitato prezzo di ingresso è senz’altro una sfida ad Android e ai vendor, spesso asiatici, ad essa affiliati, anche se comunque Apple non va certo verso il low cost. Inoltre, per quanto riguarda soprattutto l’Occidente, è una spinta ai consumatori ancora affezionati ai loro vecchi modelli di iPhone perché lo sostituiscano con uno più performante ma abbastanza economico.

La casa di Cupertino rilancia poi anche sui tablet e, in questo caso, la sfida sembra rivolta soprattutto a Microsoft e alla sua linea di prodotti Surface, con un occhio al mercato enterprise. È stato infatti annunciato un nuovo iPad Pro di dimensioni più contenute, con un display da 9,7” per il nuovo tablet, che si va ad aggiungere al modello con diagonale da 12,9”, disponibile nei tagli da 32, 128 e 256 GB, a un prezzo (per il mercato americano) di 599, 749 e 899 dollari. Insomma, il prezzo di partenza, anche in questo caso è decisamente abbordabile, soprattutto in ottica enterprise, un mercato che Apple sta cercando da tempo di far suo, con risultati per ora positivi. Il dispositivo supporta ovviamente la Apple Pencil e la keyboard.

Altre novità hanno riguardato il taglio del prezzo dell’Apple Watch, lo smartwatch della casa di Cupertino, che sarà venduto a partire da 299 dollari, oltre a una serie di nuovi cinturini, con il chiaro tentativo di spingere ulteriormente un prodotto che sta comunque avendo un buon successo. Insomma: lungi dall’accettare un lento ma progressivo declino dei suoi prodotti di punta, Apple prova a rilanciare, con la scommessa di allargare ulteriormente la sua base clienti.

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