La sinergia tra SAP e Google è cominciata nel 2017, quando le applicazioni enterprise della prima sono entrate nella cerchia della nuvola della seconda, per un utilizzo più versatile e flessibile ma sempre inserito in un contesto di estrema sicurezza e protezione informativa. Durante l’evento di inizio aprile, “Google Cloud & SAP: Our Partnership to super-charge your business”, le due compagnie hanno annunciato un rafforzamento della collaborazione, focalizzato soprattutto sul modello Data Custodian.
Si tratta della possibilità di gestire sempre con la stessa duttilità del passato i propri archivi e database con una tranquillità ulteriore, visto che il modello accennato consente a SAP di custodire i dati dei clienti in maniera automatica, liberandoli cioè delle incombenze di dedicare risorse e forze al controllo e alla compliance dei flussi, soprattutto nell’anno dell’entrata in vigore del GDPR.
Alessandro Passoni, Head of Sales SAP Cloud Platform, SAP EMEA South ha salutato così l’iniziativa: “La partnership nasce con il sogno, condiviso da SAP e Google, di creare l’impresa intelligente e accelerare il passaggio delle aziende al cloud, che è ormai una realtà consolidata. La tecnologia SAP Data Custodian consente di capire come si evolvono i dati, di conoscere la loro storia e di avere completa visibilità e controllo su di essi. Questa collaborazione, basata su una visione comune, garantirà ai nostri clienti sicurezza, scalabilità e innovazione”.
Sulla stessa falsariga Paolo Spreafico, Head of Customer Engineering Italy & Iberia di Google Cloud: “Siamo orgogliosi di poter lavorare con SAP in un progetto che promuove e supporta la trasformazione digitale delle imprese italiane che vogliono innovare aumentando la tecnologiae, generando insight preziosi e in tempo reale, accrescendo il controllo sui dati e riducendo i costi”.