Sappiamo tutti quanta difficoltà facciano i Lumia, e in generale Windows Phone, ad affermarsi nel mondo della telefonia mobile. Troppo distante da iOS e Android per impensierirli e ancora estremamente difficoltoso da comprendere dai consumatori. Sembra andare meglio nei confronti dell’utenza professionale che, nella declinazione su piccolo schermo di Windows 10, ha scoperto un modo per incentivare la produttività fuori dall’ufficio. Eppure non può bastare. Parlando a un evento del Wall Street Jouranl Live, Satya Nadella, CEO di Microsoft, ha ammesso: “Abbiano fallito nel settore smartphone, decisamente. Non c’è alcun dubbio in merito. Il nostro obiettivo è adesso crescere in nuove categorie”.
Mondo virtuale
A cosa si riferisce? La direzione presa dalle nuove tecnologie, sia in ambito consumer che business, va verso la realtà virtuale. Redmond ha in casa un prodotto potenzialmente esplosivo (non nel senso del Galaxy Note7), capace di rivoluzionare i modi con cui approcciare esperienze VR ibride, a metà tra il virtuale e l’aumentato. Stiamo ovviamente parlando degli HoloLens, veri abilitatori di un nuovo mercato che, attualmente, non vede grossi player contendersi lo scettro di piattaforma regina. Proprio i visori, essendo slegati da un cervello centrale fisso, rendono più semplice fruire di contenuti immersivi in maniera naturale. Microsoft lo ha capito, forse con un leggero ritardo. “Se c’è qualcosa che abbiamo imparato – ha concluso Nadella – è che pensare al PC come hub principale per tutte le tecnologie future era sbagliato. Forse è stato l’errore più grande che abbiamo commesso”. Ma c’è ancora tempo per rifarsi.